sabato 22 gennaio 2011

Sarmato domani

Nella vita capita una sola volta l'occasione di poter prendere in mano la programmazione generale di un territorio comunale per progettarne complessivamente i futuri 15/20 anni, ma è altrettanto rara la possibilità, per un paese come Sarmato, di dover/poter riqualificare un'area come quella dell'ex zuccherificio. L'Amministrazione attualmente in carica a Sarmato si è proposta alle elezioni proprio per occuparsi di quei due temi ed ha ricevuto dai cittadini l'onore e la responsabilità di farlo.
I Sarmatesi 19 mesi fa hanno chiesto al gruppo diretto dalla sig.ra Anna Tanzi di essere protagonista di un momento cruciale per la storia del paese, di essere protagonista dello sviluppo.
Da quanto abbiamo visto fino ad ora, purtroppo, la nostra Amministrazione non vuole o non è in grado di assolvere il compito attribuitole.
L'attività amministrativa è impastoiata in micro progetti o iniziative volti più a distruggere che a costruire, viziati da spirito di vendetta e ripicca; il silenzio e l'opacità coprono le questioni veramente rilevanti; i silenzi, la remissività, la subordinazione al volere dei pochi capi regnano tra i consiglieri.
Ci sono voluti 18 mesi solo per sostiture i vecchi professionisti che avevano avviato la redazione del PSC con nuovi che, naturalmente, devono imparare a conoscere da zero il nostro territorio. In quanto a idee degli amministratori, però, non si è ancora sentito niente.
Sugli sviluppi dell'area zuccherificio, sugli accordi con la proprietà, sul tipo di attività che si vorrebbero attirare, sugli interessi per la ZPS sulle possibili compensazioni economiche, nulla è dato sapere.
Anche il bilancio partecipativo...chi l'ha visto?
Proprio su queste basi, stimolato anche dai dibattiti comparsi su questo blog, il gruppo consigliare di Minoranza "Uniti per Sarmato" ha deciso di cominciare a parlare pubblicamente e concretamente del futuro di Sarmato. E di farlo insieme a tutte le persone che desiderano partecipare, contribuire, approfondire, capire e proporre.
L'assemblea di ieri sera ha dato il via al percorso per la definizione di ciò che Sarmato può e vuole diventare.

Il primo incontro è servito per far incontrare le persone, per "mettere sul tavolo" riflessioni varie, spunti, stimoli, malumori e speranze senza alcun ordine definito.
Cosa è emerso? Che molte persone sono insoddisfatte di quel che non si sta facendo in paese, della latitanza degli amministratori su temi importanti, della manifesta volontà di distruggere il passato, del costante alibi utilizzato dall'Amministrazione per giustificare le lentezze.
E' però apparsa chiaramente anche la disponibilità a "sognare" il futuro di Sarmato puntando in alto, è stata dichiarata l'importanza di tenere conto delle concrete condizioni finanziarie dei comuni e, al contempo, di avviare contatti con soggetti che possono portare le risorse per lo sviluppo del paese, si è auspicato il coinvolgimento di menti fresche, giovani, propositive e senza pregiudizi per un lavoro finalizzato al bene del paese, che superi che divisioni, le fratture ed i particolarismi.
Ma quali temi sembrano essere più significativi per i cittadini intervenuti?
L'ambiente, le destinazioni dell'area Eridania e le sue ricadute urbanistiche sul paese (servizi, viabilità, residenzialità), l'occupazione giovanile, i servizi alla persona.
La proposta conclusiva è stata quella di coinvolgere il maggior numero possibile di persone che vogliano approfondire in maniera distinta ciascuno di questi ambiti per capire meglio le condizioni del paese, le potenzialità e per individuare qualche progetto da proporre.
A questo punto, rivolgiamo quindi un appello a tutte le "persone di buona volontà" perchè nei prossimi appuntamenti, a carattere seminariale, si dovranno sviscerare argomenti specifici, senza più lagnanze per il presente, ma solo con gli occhi e la mente rivolti al futuro.
Forza, allora. Chi si occupa del tema ambiente? Chi dei servizi alla persona? Chi del possibile sviluppo dell'ex zuccherificio? Naturalmente, un po' di impegno e di tempo saranno richiesti per questo lavoro, ma ne varrà assolutamente la pena!
Aspettiamo proposte ed "iscrizioni" perchè si parte.....e meno siamo, peggio facciamo.
Sabrina

lunedì 17 gennaio 2011

ASSEMBLEA

UNITI PER SARMATO

ORGANIZZA


DA SARMATO OGGI A SARMATO DOMANI

ASSEMBLEA PUBBLICA PER DISCUTERE DEL FUTURO DEL NOSTRO PAESE ED INIZIARE A PROGETTARLO TUTTI INSIEME

VENERDI' 21 GENNAIO, ORE 21.00
SALA CONSIGLIARE

SONO INVITATI TUTTI I SARMATESI

venerdì 14 gennaio 2011

W LA LEGALITA'

Ma il cordinatore PDL di Sarmato, sig.ra Milena Buzzi, che in pubblica e comunale bacheca manifesta il sospetto che la precedente Amministrazione non sapesse di vivere in Italia e di dover rispettare le leggi italiane, cosa pensa del tentativo (fortunatamente scongiurato da un provvidenziale intervento di qualche saggia persona) del suo sindaco Anna Tanzi di far pagare ai genitori anche i pasti non consumati dai figli in mensa?
Quella, sig.ra Buzzi, è legalità pura, secondo lei?

E che dire del fatto che il coordinatore di un partito politico (sempre la sig.ra Milena Buzzi)utilizzi una bacheca istituzionale (recentemente acquistata e pagata con i soldi di tutti i cittadini) per la propria propaganda politica?
Anche questo è completamente legale e lecito?

Sabrina

martedì 11 gennaio 2011

FINO A QUANDO DOVREMO ANCORA ASPETTARE?

Ma il nostro Assessore all'Urbanistica, sig.ra Milena Buzzi, così solerte nello svolgere l'attività di referente locale per il PDL, ad occuparsi di vari settori dell'amministrazione sarmatese, a ripianare, a rispondere sui giornali, ad inveire, accusare e diffidare, non crede che, dopo un anno e mezzo dall'inizio del suo incarico, sia giunta l'ora di rendere noti i suoi progetti in tema di urbanistica per il paese?
Non intendiamo che li debba raccontare a noi della Minoranza, ma ai cittadini di Sarmato, i quali non hanno avuto la possibilità di esprimere consenso o dissenso su di lei alle elezioni, ma vorrebbero almeno esprimersi sui suoi programmi.
Sabrina

giovedì 6 gennaio 2011

BENTORNATA BEFANA!

Anche per il 2011 la sig.ra Befana è tornata con le scarpe tutte rotte (a causa delle buche su via Faustini e via Chiappone) e con un bernoccolo in testa (perché, in mancanza di segnaletica, ha cozzato contro la recinzione in cemento che chiude il passaggio a livello di via Veratto). E’ arrivata carica di doni, ma agli amministratori sarmatesi ha portato solo carbone amaro, in quanto è “insoddisfatta, sì, abbastanza insoddisfatta per le attività che hanno svolto quest’anno”. Dopo aver concesso loro un anno (abbondante) di prova, si è resa conto di avere a che fare solo con dei campioni del gioco delle tre campanelle. Ciò che però ha più fatto arrabbiare la sig.ra Befana è stato scoprire che a Sarmato, sotto la campanella, non mettono neppure la pallina vera, ma solo illusioni.
Oltre ai tanto osannati lavori di riqualificazione di via Centrale (e non spacciamola per manutenzione, la Befana non ci casca) e al tanto sbandierato rifacimento di via Chiappone (trasformata invece in una pista per slalom speciale e montagne russe), altro non si è visto (solo qualche bel manifesto molto decorativo, tirato in un’ innumerevole quantità di copie da collocare nella miriade di bacheche presenti in piazza).
In realtà, la sig.ra Befana, data l’età, era davvero in dubbio se farsi vedere in quel di Sarmato; temeva di trovare tutte le serrature cambiate (perché a Sarmato gli anziani si premiano solo se sono sindaci di lungo corso di altri paesi) ma, dopo lunga riflessione, ha risolto di non essere “né madre, né sorella, né vedova, né amica, né amica degli amici della Minoranza” (imprenditrice magari sì, e non mafiosa, ma per beneficenza, silenziosa ovviamente) e, quindi, si è fatta coraggio, fiduciosa di non incappare nella feroce repressione politica dei paladini del “Popolo delle Libertà” (che però non concedono la libertà di dissentire) e loro accoliti (leghisti silenti, plaudenti e sempre approvanti, anche se un po’ imbarazzati).
Eppure, un anno fa, la sig.ra Befana aveva sorvolato Sarmato con molto entusiasmo, desiderosa di tornare nel paese del bilancio partecipativo (al quale non ha partecipato nessuno), del campo da calcio ben irrigato ed illuminato (l’unica cosa cambiata, invece, è solo la società che lo gestisce), del nuovo ingresso in via Faustini (che, sicuramente, dopo che sarà stata presentata ed approvata la nuova variante di piano, dopo che saranno state acquisite le aree, dopo che sarà stato redatto il progetto definitivo/esecutivo, verrà realizzata entro giugno 2011, sicuramente), del nuovo Piano Strutturale Comunale (ma, sì sa, bisogna scegliere i professionisti adatti, si devono cercare lontano, in campo neutro per evitare gli “amici degli amici”, magari fuori provincia, e tutto ciò richiede tempo, tanto tempo).
E invece? Niente di tutto ciò…
Naturalmente, visto che ora a Sarmato si devono rispettare le leggi, bisogna agire secondo le regole (mica come quando amministravano quei fuorilegge del centro-sinistra; e non servono neppure più i vigili per farle rispettare, quindi li mettiamo in soffitta), la sig.ra Befana ha cercato di passare da un lato all’altro delle strade servendosi delle strisce pedonali ma…che confusione! Più che zebrate sono leopardate o ghepardate, sicuramente molto esclusive, ROSSOAZZURRE (la fretta di cancellare da Sarmato il rosso ha giocato un brutto scherzo!). Ma come fare ad attraversarle? Magari con il famoso passo del giaguaro (sempre di animale esotico si tratta)…molto impegnativo, però.
Per alleviare queste fatiche, quindi, la sig.ra Befana ha pensato di chiedere un passaggio sui nuovi scuolabus, ma poi, relazione del vice-sindaco alla mano, ha preferito lasciar perdere perché magari non trova alcun sedile libero; infatti, tanti sono gli iscritti al servizio -54-, tanti i posti sui pulmini -52-. No, accidenti!!! Ci sono due posti in meno? Ma, si sa, i bambini sono cagionevoli di salute e qualche posto resta sempre libero. E se l’anno prossimo gli aventi diritto aumenteranno? E se aumenteranno i bambini che abitano nelle frazioni? E se aumenteranno le famiglie in cui entrambi i genitori lavorano? (Tranquilli, i passaggi a livello da chiudere sono ancora tanti…altrimenti ci sono le cave…ah, no, quelle no, l’assessore all’ambiente non le vuole, su quelle sarà irremovibile! Non resterà che aumentare i giri dello scuolabus…e addio risparmio!)

Però, quanto è impegnativo questo piccolo paese per la sig.ra Befana; speriamo davvero che l’anno prossimo torni ancora a trovarci (magari prendendo la nuova tangenziale) e che nessuno, per queste spontanee riflessioni, accusi la mite vecchietta di essere un’agitatrice di sinistra!

Sabrina

martedì 4 gennaio 2011

Il veglione di Capodanno

Sfogliando Libertà di domenica 2 Gennaio 2011, a pagina 23 si incontrano immagini e articoli che mostrano come diverse persone hanno salutato l’arrivo del nuovo anno. Parecchio spazio è dedicato ai circoli dei pensionati di Castel San Govanni e di Borgonovo Val Tidone, i quali hanno festeggiato con una cena beneagurale a cui hanno preso parte diversi soci, nella gioia dello stare insieme e del condividere un momento di serenità in un luogo accogliente. I piatti e le portate di cui era composto il menù di Capodanno erano stati preparati dagli stessi volontari dei centri, che nei giorni precedenti la festa si erano dati da fare ai fornelli per allestire la cena del veglione. Culmine della serata è stato il tradizionale brindisi di mezzanotte che ha dato l’occasione ai soci dei centri di scambiarsi gli auguri per l’arrivo del nuovo anno, nella speranza di potersi trovare ancora tante e tante volte uniti in occasioni così piacevoli.
Tutto questo succedeva anche al centro pensionati di Sarmato. Personalmente ho partecipato diverse volte alla festa di Capodanno organizzata dal Centro anziani sarmatese e devo dire che la serata era tra le più belle e liete. Quest’anno però non si è potuto fare a seguito della scelta del Sindaco di Sarmato di chiudere il centro anziani, a suo dire per manifesta mancanza di sicurezza. Constatato che il colore politico delle maggioranza di Sarmato, Borgonovo e Castel San Giovanni è il medesimo, centro-destra, perché negli altri due paesi i pensionati hanno potuto festeggiare presso il loro centro e a Sarmato no? Perché le associazioni dei pensionati di Borgonovo e Caste San Giovanni hanno già potuto programmare liberamente ed autonomamente nei propri centri una serie di iniziative e a Sarmato, per poter svolgere qualsiasi attività, i pensionati devono fare domanda scritta al Sindaco e non sempre riescono ad ottenere una sala o uno spazio adatti? La risposta è semplice. Per la maggioranza e per l’opposizione di Borgonovo e Castello gli anziani, oltre ad essere la memoria storica del paese, sono anche una risorsa da tutelare e sostenere, a Sarmato sono soltanto degli anziani. E pensare che tutto questo è frutto di una mancata cioccolata in piazza.
Rino Olivieri

Giù la maschera

I consiglieri di Minoranza del Comune di Sarmato dall’inizio del loro mandato hanno rinunciato a percepire il gettone di presenza previsto per le sedute consiliari e, per ogni anno, intendono destinare la cifra corrispondente a soggetti o scopi ritenuti più meritevoli.
In particolare, “Uniti per Sarmato” ha deciso di devolvere la quota accumulata nell’anno 2010 all’Associazione “Centro sociale anziani di Sarmato”.
Poiché il denaro utilizzato per finanziare i compensi dei consiglieri è il frutto dalle tasse versate, direttamente o indirettamente, dai cittadini di Sarmato, si ritiene importante che tale denaro possa tornare proficuo per i cittadini stessi, soprattutto per i soggetti più deboli, con maggiori difficoltà e meno tutelati. Il “Centro sociale anziani” di Sarmato, per le vicende occorse nel 2010, si trova indubbiamente in queste condizioni, pertanto il gruppo “Uniti per Sarmato” devolve all’Associazione i propri gettoni di presenza per contribuire alle spese che l’Associazione stessa, in un immediato futuro, potrebbe dover sostenere.
Gli iscritti sono infatti ancora in attesa dello “scioglimento delle riserve” in merito alla volontà dell’Amministrazione comunale di restituire lo spazio nel quale l’Associazione ha sede, nel quale ha svolto tutte le proprie attività fino al luglio scorso, nel quale ha sempre aiutato anche innumerevoli altre Associazioni del paese a realizzare attività ed iniziative.
Durante il Consiglio comunale del 30 novembre, con una mozione con la quale chiedeva la restituzione dei locali all’Associazione, “Uniti per Sarmato” aveva domandato alla Maggioranza tutta di esprimersi sulla ragionevolezza e sulla condivisione delle motivazioni per le quali il Sindaco aveva disposto il cambio delle serrature dei locali. Tutta la Maggioranza si era arroccata dietro un atteggiamento pilatesco, sostenendo di essere in attesa delle comunicazioni dei Vigili del Fuoco in merito alle condizioni di sicurezza del centro. Nessuno aveva però chiaramente affermato con fermezza che l’intenzione era quella di mettere a norma le eventuali irregolarità segnalate e successivamente restituire i locali.
Solo durante il Consiglio del 29 dicembre è risultata chiara la motivazione dell’atteggiamento.
Il vice sindaco, rispondendo ad una precisa interpellanza della Minoranza, che chiedeva se durante l’incontro di novembre tra Amministrazione e Organizzazioni Sindacali dei Pensionati fosse stata oggetto di approfondimento anche la chiusura della sede del centro sociale anziani e la destinazione di tale spazio, ha comunicato che il Sindaco, durante l’incontro, ha dichiarato di voler trovare una spazio da adibire a casa delle associazioni e da mettere a disposizione di tutte le associazioni del paese.
Secondo noi tutto ciò significa che, gà da tempo nei progetti dell’Amministrazione, i locali di viale Resistenza, da 14 anni sede del “Centro sociale Anziani di Sarmato”, non avranno più tale destinazione, e non certo per motivi di sicurezza! La maschera è caduta (se ancora ci fossero stati dei dubbi).