Dopo aver letto l'articolo su Libertà di ieri, risulta impossibile non tornare a parlare di una questione che tanto infastidisce qualche nostro lettore ma che, nella povertà delle iniziative fino ad ora intraprese da questa Amministrazione, rappresenta uno dei più significativi interventi.
Mi riferisco alla famigerata chiusura del passaggio a livello di via Veratto.
Tante giustificazioni sono state date dal Sindaco e dai suoi collaboratori alla scelta e alle modalità con le quali la partita è stata gestita, tutte mettevano in luce la posizione d'inferiorità del Comune nei confronti di RFI e la convinzione secondo cui non fosse necessario coinvolgere tutti i residenti del comparto Dogana, Veratto, Spelte, Chiappone, Coste. Anche recentemente, in Consiglio comunale, abbiamo sentito dire che se non si fosse arrivati velocemente ad una conclusione della trattativa, RFI avrebbe comunque chiuso il passaggio senza dare niente al Comune.
Noi della Minoranza abbiamo al contrario sempre sostenuto che sarebbe stato sufficiente non lasciarsi abbagliare dalla "gallina oggi" e prendere esempio dagli altri Comuni attraversati dalla linea ferroviaria. Castel San Giovanni ha confermato la validità della nostra posizione: senza alcuna fretta (la scadenza improrogabile del 31 dicembre 2009 di cui ha sempre parlato il nostro Sindaco non ci ha mai convinti), tenendo ferma la propria posizione, ha concertato con RFI la soluzione più adeguata, quella che crea meno disagi ai cittadini e che tutela il proprio territorio, ha cioè richiesto la creazione di un cavalcaferrovia e di un sottopassaggio le cui spese sono a totale carico (sia per la progettazione che per la realizzazione) di RFI.
Molto probabilmente inoltre, sempre a differenza di come ha agito il Comune di Sarmato, Castel San Giovanni ha coinvolto tutti i cittadini interessati alla chiusura dei due passaggi a livello (e non solo una parte, quelli di serie "A") fin dall'inizio delle trattative e non ha messo nessuno in condizioni di accorgersi della chisura a fatto avvenuto (magari all'alba di una mattina d'inverno, dopo una bella nevicata).
Però che differenza tra due Amministrazioni dello stesso colore politico e geograficamente confinanti!
Sabrina
Mi riferisco alla famigerata chiusura del passaggio a livello di via Veratto.
Tante giustificazioni sono state date dal Sindaco e dai suoi collaboratori alla scelta e alle modalità con le quali la partita è stata gestita, tutte mettevano in luce la posizione d'inferiorità del Comune nei confronti di RFI e la convinzione secondo cui non fosse necessario coinvolgere tutti i residenti del comparto Dogana, Veratto, Spelte, Chiappone, Coste. Anche recentemente, in Consiglio comunale, abbiamo sentito dire che se non si fosse arrivati velocemente ad una conclusione della trattativa, RFI avrebbe comunque chiuso il passaggio senza dare niente al Comune.
Noi della Minoranza abbiamo al contrario sempre sostenuto che sarebbe stato sufficiente non lasciarsi abbagliare dalla "gallina oggi" e prendere esempio dagli altri Comuni attraversati dalla linea ferroviaria. Castel San Giovanni ha confermato la validità della nostra posizione: senza alcuna fretta (la scadenza improrogabile del 31 dicembre 2009 di cui ha sempre parlato il nostro Sindaco non ci ha mai convinti), tenendo ferma la propria posizione, ha concertato con RFI la soluzione più adeguata, quella che crea meno disagi ai cittadini e che tutela il proprio territorio, ha cioè richiesto la creazione di un cavalcaferrovia e di un sottopassaggio le cui spese sono a totale carico (sia per la progettazione che per la realizzazione) di RFI.
Molto probabilmente inoltre, sempre a differenza di come ha agito il Comune di Sarmato, Castel San Giovanni ha coinvolto tutti i cittadini interessati alla chiusura dei due passaggi a livello (e non solo una parte, quelli di serie "A") fin dall'inizio delle trattative e non ha messo nessuno in condizioni di accorgersi della chisura a fatto avvenuto (magari all'alba di una mattina d'inverno, dopo una bella nevicata).
Però che differenza tra due Amministrazioni dello stesso colore politico e geograficamente confinanti!
Sabrina