lunedì 8 agosto 2011

Parole, opere ed omissioni

Come in una buona seduta psicanalitica, anche nella conferenza stampa di metà mandato dell’Amministrazione sarmatese è più significativo ciò che non è stato detto rispetto a quello che con enfasi è stato dichiarato e magnificato.

Ed i silenzi sono tanto profondi quanto gravi.

Le politiche sociali sono state completamente trascurate: nell’ampio schieramento di forze presenti alla conferenza mancavano proprio, guarda caso, l’Assessore ai Servizi Sociali ed il funzionario responsabile del settore (saranno stati in ferie…?) e nessuna parola è stata spesa dagli altri sul tema.

Allora chiediamoci: cosa è stato realizzato da questa Amministrazione nel settore sociale, indipendentemente dai Piani di Zona distrettuali? Qual è l’impronta che questa Amministrazione ha dato ai Servizi Sociali comunali? Ma, soprattutto, che ne è stato delle proposte “rivoluzionarie” che le medesime persone avevano avanzato quando erano in Minoranza?

Ecco alcune delle cose che chiedevano con tanto di mozioni: l’istituzione di una festa per la famiglia con il riconoscimento di un premio alle famiglie; l’erogazione di un contributo integrativo dello stipendio per i genitori che intendessero usufruire dell’astensione facoltativa dal lavoro per la nascita di un figlio; la creazione di un fondo di garanzia e di sconti sull’ICI per calmierare gli affitti e favorire così le giovani coppie e gli anziani in difficoltà; la stipula di un’assicurazione gratuita per gli over 65enni vittime di furti, scippi, rapine che prevedesse consulenza medica, assistenza psicologica, collaboratrice domestica e riparazioni.

Appena ottenuta la vittoria elettorale, invece, ecco cosa hanno fatto: reso più difficoltoso l’accesso agli alloggi comunali per chi vive da poco tempo a Sarmato (ottimo “aiuto” per le giovani coppie che volessero trasferirsi da noi); aumentate le tariffe per il nido, per lo scuolabus e per la mensa, ridotto il servizio scuolabus, sia per il percorso casa-scuola che per le uscite didattiche organizzate dalla scuola, per le quali l’utilizzo del pulmino è diventato a pagamento (proprio una bella “festa” ed un bel sostegno per le famiglie), abolito il corso di ginnastica dolce per adulti, abolito il cinema per gli anziani, imposta autoritariamente una nuova località per i soggiorni marittimi, chiuso il Centro anziani…(ah già, ma sulla posizione “ostile” verso il Centro di alcuni ex consiglieri di Minoranza, attualmente amministratori, troviamo tracce remote in interrogazioni risalenti addirittura alla prima metà degli anni duemila…)

Certo, il tutto è stato magistralmente attuato nel primo anno di mandato per dare la possibilità alle persone di dimenticare…

In queste scelte, secondo noi, è presente lo SPIRITO che dà forma alle politiche sociali dell’Amministrazione comunale, caratterizzato dalla volontà di tagliare, limitare, chiudere, indipendentemente dalle reali esigenze dei cittadini.

Questo, secondo noi, significa DISTRUGGERE ciò che di specifico può mettere in campo una politica sociale comunale, al di là della pianificazione distrettuale a cui tutti i comuni sono obbligati a partecipare in quanto membri del Distretto.

Questa, secondo noi, è l’ IDENTITA’ SOCIALE dell’Amministrazione sarmatese che, in assenza dell’Assessore e del funzionario competenti, “dimentica” completamente una delle principali questioni sulla quali è chiamata a rispondere.

MAGARI ORA RIMEDIERANNO SOSTENENDO CHE IL TEMA NON E’ STATO AFFRONTATO PROPRIO PERCHE’ ERA GIA’ IN PREVISIONE UN’ALTRA CONFERENZA DEDICATA APPOSITAMENTE AL SOCIALE …SI SONO SOLO SCORDATI DI ANNUNCIARLO, CHE DISDETTA…

MA LE OMISSIONI NON FINISCONO QUI….

UNITI PER SARMATO