venerdì 15 aprile 2011

Sogno di una notte di mezza primavera...

Sarà la primavera, sarà una congiuntura astrale propizia, ma anch’io ho fatto un sogno.

Le protagoniste erano due signore, che sovrastavano e fissavano con aria compiaciuta un mappamondo raffigurante la sola cartina di Sarmato. C’erano altri personaggi di contorno non ben identificati, le cui figure risultavano offuscate da una leggera cortina di fumo.

Ciò che nitidamente appariva era una porzione del territorio sarmatese, evidenziata con tanti bei colori intensi; si trattava dell’area dell’ex zuccherificio, quella che si estende e distende tra l’autostrada a nord e la centrale Edison a sud (circa 800.000 metri quadrati).

Accidenti che intrico di linee, di rettangolini e di rettangoloni, da cima a fondo!

Un bell’outlet (per la gioia delle amanti dello shopping fashion a costi contenuti) a sud, corredato dei dovuti parcheggi lastricati a losanghe con il buco in mezzo (come quelli del Mercatone), perché bisogna evitare un’eccessiva impermeabilizzazione del suolo.

Tanti parallelepipedi di varie ma imponenti dimensioni nella zona centrale e in quella a nord, la maggior parte forniti di comodissimi portelloni, ai quali i mezzi di trasporto si possono accostare attraverso una semplice manovra in retromarcia, per agevolare il carico e lo scarico delle merci. Naturalmente, sui tetti dei parallelepipedi non c’è traccia di pannelli fotovoltaici, quelli sono già stati collocati a terra.

Un’ampia arteria stradale a sei corsie che si diparte dal lontano casello autostradale di Castel San Giovanni, attraversa tutto il raddoppiato polo logistico castellano, quello sarmatese, per sbucare poi sulla via Emilia in località Coste.

Ma cos’è quella macchiolina marrone-verdognola? A sì, la vasca di laminazione, l’acquitrino dove nuotano allegre tante ranocchie, quello che vediamo anche al polo logistico di Castel San Giovanni e che serve per raccogliere l’acqua piovana da riutilizzare, perché, non dobbiamo dimenticarlo, siamo in un’Area Produttiva Ecologicamente Attrezzata ed il riuso dell’acqua è un diktat ambientalista.

Di fronte a tale magnificenza, ricordo di aver avuto solo la forza di mormorare nel sogno: “E la ZPS? E i centri di ricerca? E le aziende che tutti vorremmo nel nostro paese? E chi paga questa immensa bretella?” Ma, mentre le due signore cercavano, bonarie, di rispondermi, rassicurandomi di avere concordato tutto con la Giunta, con gli imprenditori tanto generosi da finanziare la tangenziale castellana (per la quale naturalmente si era dovuta sacrificare la ZPS), di aver già nel cassetto la convenzione firmata dal Responsabile (naturalmente per responsabilizzare la struttura interna), per la quale non serviva più neppure una delibera di Consiglio comunale, mi sono svegliato di soprassalto, madido di sudore.

Per fortuna, era solo un sogno e, si sa, i sogni si avverano al contrario, quindi credo di poter stare tranquillo…speriamo!

Rino Olivieri

10 commenti:

  1. Speriamo invece non si tratti di un sogno premonitore...
    Negli ambienti che contano si parla di una joint venture tra uno dei principali imprenditori della logistica di Castel San Giovanni e la società proprietaria dell'area dell'ex zuccherificio.

    Sabrina

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  2. a dir poco imbarazzante sia il sogno che voi due

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  3. Rino, non abbiamo bisogno di favole, ne abbiamo già sentite tante, troppe!

    E' giunto il momento di smetterla di cantarsela e suonarsela e di passare a fatti concreti, senza aspettare la condivisione della Maggioranza.

    Ognuno faccia per sè!

    Ripeto quello che ho scritto pochi giorni fa: le prossime elezioni saranno di chi avrà non programmi, ma azioni concrete.

    Buon lavoro!

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  4. caro Mauro, converrai con il sottoscritto, credo, che prima delle azioni concrete ci vogliono dei programmi che a sua volta i programmi devono essere condivisi, da chi? Personalmente credo dalla gente prima di tutto, dalle forze economiche e da coloro che partecipano alla formazione del programma. Non sono il miliardario di turno che dispone, compra, decide ecc.ecc. Oltretutto se avessi dei miliardi, cosa che non ho, comunque cerccherei di condividere le mie idee con il maggior numero di persone.

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  5. Convengo con Rino che le decisioni importanti che riguardano un paese e nello stesso tempo i benefici o i disagi che deriveranno da tali decisioni dovrebbero essere condivise con tutta la comunità. Mi spiace constatare che la voglia di trasparenza e partecipazione sia prerogativa di chi non ha potere decisionale,per ora noto uno scambio di poltrone. A Rino chiedo se nei suoi mandati amministrativi ritiene di aver applicato quella partecipazione che tanto invoca.

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  6. Rino perchè non fai tu il Sindaco al prossimo mandato?è ora che ci sia un uomo

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  7. Caro sig. Mauro, il problema molto pratico è che la Minoranza può parlare, proporre, criticare, ma non decidere nè tanto meno rendere operative le proprie decisioni. Per questo abbiamo chiesto di costituire un tavolo per lo sviluppo area ex zuccherificio, per questo abbiamo in più occasioni organizzato incontri nei quali si sono proposti contenuti concreti, per questo segnaliamo gli errori della Maggioranza.
    La Minoranza non ha potere deliberante.
    Sabrina

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  8. Il fatto che un elettore di centrodestra, come si definisce, mi chieda di fare il sindaco nel prossimo mandato c'è qualche cosa di strano. Perchè uno di centrodestra deve votare uno di centrosinistra? Francamente non capisco.

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  9. Magari perchè è un elettore di centro-destra deluso. O perchè è più interessato al paese che non agli schieramenti politici. O perchè non conosce i nostri orientamenti politici.
    O chissà perchè.
    L'importante è la serietà delle persone e di quella spero ce ne sia tanto nel centro sinistra quanto nel centro destra.
    Sabrina

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