venerdì 29 luglio 2011

RISPOSTE INDIRETTE

Tante volte abbiamo interrogato l'Amministrazione riguardo i propri progetti, i propri intendimenti per la ZPS e altrettante volte non abbiamo ricevuto risposta. Frasi vaghe, divagazioni, solite accuse e critiche all'ex Maggioranza, ma di serio, credibile, convinto e convincente non abbiamo avuto niente, se non la più volte citata osservazione del Sindaco al PTCP (che chiedeva la riperimetrazione dell'area) e la ventilata/proposta tangenziale tra Castel San Giovanni e Sarmato che dovrebbe proprio passare nell'area ZPS.
Oggi, finalmente, indipendentemente dalla volontà dell'Amministrazione comunale, siamo venuti a conoscenza di un fatto che vogliamo condividere con tutti i lettori di questo blog.
La società proprietaria dell'ex zuccherificio ha avviato le pratiche per installare un ulteriore impianto di pannelli fotovoltaici di circa 990 kw nel campo contiguo alle vasche ZPS (per intenderci, in quella striscia di terreno posta tra il lungo vascone, lato Sarmato, ad il campo con pioppi).
Secondo voi, quali effetti potrà avere tale impianto sulla fauna che frequenta abitualmente la ZPS?

giovedì 28 luglio 2011

SOLO ZAVORRE, NON ALI PURTROPPO

Abbiamo atteso due anni, con impazienza e trepidazione certo, anche con parecchie punzecchiature, ma abbiamo atteso due anni per capire dove sarebbe andata l’Amministrazione sarmatese guidata da Anna Tanzi. Il refrain, sentito così spesso negli anni in cui amministravamo noi, e talvolta anche dopo, diceva che era necessario sapere “chi siamo, da dove veniamo e dove vogliamo andare”.

L’entusiasmo, la forza, talvolta addirittura la violenza (ma ogni rivoluzione, purtroppo, sembra richiedere sempre una parte di violenza, ed una rivoluzione era proprio ciò che i nostri avversari politici/amministrativi promettevano a Sarmato e ai Sarmatesi) con cui la sig.ra Tanzi ed il suo gruppo si erano presentati alle elezioni di due anni fa avevano convinto molte persone che era davvero necessario cambiare la rotta per far “rinascere Sarmato” ma, soprattutto, avevano illuso tanti Sarmatesi che la ricetta giusta fosse la loro. In sostanza, la lista PDL, LEGA, INDIPENDENTI sembrava conoscere al meglio l’identità e le radici (ormai smarrite per colpa della Sinistra, dicevano e dicono loro) del paese e il destino a cui Sarmato era chiamato, alla realizzazione del quale i membri di quella lista avrebbero concorso.

Noi del Centro-Sinistra, sconfitti alle elezioni, rimuginando a lungo sui nostri errori, abbiamo anche sperato (chi con più, chi con meno convinzione) ed augurato che il cambiamento potesse essere davvero benefico per il paese, che persone nuove, idee nuove e diverse avrebbero rafforzato le potenzialità e le ricchezze di Sarmato. E siamo rimasti in attesa che tutto ciò accadesse…ma cosa abbiamo visto?

In due anni nulla è stato costruito, molto è stato smantellato.

Il sistema del welfare consolidato nel corso di decenni con fatica, ma anche con orgoglio, è stato sgretolato (ridotti i servizi ed aumentati i loro costi per gli utenti); le infrastrutture, anche quelle recentemente riqualificate, mutilate; le tensioni nel paese (che, sempre secondo i nostri avversari di Centro-Destra, erano causate dalle amministrazioni di Centro-Sinistra) non sopite, bensì acuite.

Le giustificazioni per queste azioni potrebbero essere molteplici e magari anche corrette: la crisi economica che impone di effettuare tagli per garantire la sostenibilità economica di ogni intervento comunale, la necessità di reperire fonti alternative di finanziamento, l’opportunità di scardinare certe dinamiche relazionali che magari rischiavano di sclerotizzarsi ed irrigidire il paese.

Peccato che al fondo di tali possibili motivazioni si nascondano delle vere e proprie “zavorre” che impediscono al Sindaco Tanzi e all’intero suo gruppo di… spiccare il volo.

Sono zavorre di metodo? Certo. Pensiamo all’esito del Bilancio partecipativo, per il quale il cittadino che avesse voluto proporre la realizzazione di qualcosa a beneficio del paese, avrebbe dovuto stendere il progetto, trovare i finanziamenti ed infine attendere il placet dell’Amministrazione per poter vedere realizzata la propria idea. Naturalmente, il tutto è fallito ancor prima di cominciare (nonostante la consulenza di un esperto che aveva coadiuvato addirittura il ben più grande Comune di Parma nella realizzazione del Bilancio partecipativo)

Sono zavorre politiche? Anche. Non potrebbe essere altrimenti spiegabile la decisione, ad esempio, di sostituire alcuni professionisti incaricati dalla precedente Amministrazione, senza neppure avere un colloquio con loro che ripetutamente lo avevano chiesto, con nuovi che hanno lunga esperienza di lavoro presso il Comune di Parma (amministrato dal Centro-Destra) e con una spesa ben superiore.

Ma, purtroppo, c’è di più e di peggio. Ci sono zavorre costitute da risentimenti personali che determinano “vendettine” private e, in certi casi, finiscono addirittura per mettere le une contro le altre alcune associazioni del paese: quel che è successo oggi al Centro Anziani, dicono pubblicamente gli amministratori, era successo agli Alpini venti anni fa (l’ultima in ordine di tempo, la più vergognosa ed assurda validazione per la chiusura della sede degli anziani, giustificazione che solo menti obnubilate dal rancore possono escogitare).

Con questi pesi ai fianchi, il Sindaco ed i suoi accoliti non ce la faranno mai a librarsi in un cielo limpido, cioè ad avere lo sguardo puro rivolto al futuro, ad essere amministratori di TUTTI i Sarmatesi, a pensare nell’interesse e per il bene del paese. Proprio ora che avremmo più bisogno di tutto ciò, perchè si stanno giocando delle partite fondamentali per il nostro territorio: la nuova pianificazione urbanistica (PSC) ed il recupero dell’area ex zuccherificio. Il PSC rappresenta una nuova visione del paese che non può essere semplicemente paragonato ad un mollusco che nasconde un solo frutto prezioso (la solita conchiglia con la perla dentro), ma deve considerare l’insieme delle opportunità socio-economiche che i Sarmatesi tutti potranno sfruttare nel loro futuro. L’ area Eridania non potrà essere “svenduta” in cambio di contentini economici del momento (vedi contributi vari negoziati a singola prestazione o concessioni in deroga, come è già accaduto per la demolizione dell’edificio storico dello zuccherificio e la conservazione di un silos, forse conveniente per la proprietà).

Cosa possiamo aspettarci con le premesse che abbiamo visto? A quali interessi si piegheranno le scelte degli Amministratori? Con chi condivideranno le decisioni? In quali direzioni ci porteranno? Perche questi Amministratori non ci dicono “dove vogliono andare”?

Se tutte le iniziative non saranno gestite oculatamente, con vera partecipazione e trasparenza (queste sono le ali che dovrebbero sostituire le zavorre), qualche “squalo” si mangerà l’ostrica e non ci saranno più vere “perle” per i Sarmatesi.

UNITI PER SARMATO

venerdì 8 luglio 2011

Caldo, caldo, caldo!

E' stata diramata ai comuni l'allerta di protezione civile per rischio calore.
Quali provvedimenti adotterà quest'anno il nostro Sindaco per tutelare le persone anziane, malate, cioè i soggetti a rischio?
Li manderà nell'ex Centro Sociale Anziani, dove tutti gli impianti non sarebbero a norma tanto che i locali possono essere considerati una "bomba"? (E sono così fuori norma che in un anno l'Amministrazione non è stata in grado di sistemarli...chissà quali macro interventi strutturali ci vorranno...)
Oppure li ospiterà nell'ex ufficio della Polizia Municipale, dove i mobili dell'associazione sono stati ammassati miracolosamente (perchè, nonostante gli accordi, se al momento del trasloco non fosse stato presente qualche rappresentante degli anziani, il tutto sarebbe finito nel magazzino comunale) e dove forse resteranno liberi e calpestabili circa 10 metri quadrati?
Mah, se sopravviveremo al caldo, vedremo...
P.S. Ricordo che la maggior parte dei mobili del Centro è stata acquistata dall'associazione stessa con propri soldi.
Sabrina

domenica 3 luglio 2011

Ancora la ZPS

Da informazioni assunte, crediamo di poter dire con certezza che il programma di interventi presentato nel Dicembre 2008 dalla Seci per ottenere finanziamenti destinati allo sviluppo dell'Area Produttiva Ecologicamente Attrezzata è rimasto inalterato. Tutti gli interventi descritti restano validi, anche quelli per la ZPS, quindi la società proprietaria dell'area ex zuccherificio non ha mai ufficialmente revocato la propria disponibilità a sostenere la creazione dell'oasi nelle vasche.
Anzi, c'è di più! La Provincia ha esplicitamente chiesto che, nell'ambito del programma ambientale per lo sviluppo dell'APEA, venga redatto un progetto di riqualificazione dell'oasi delle vasche classificate come ZPS. Anche la Provincia quindi è favorevole alla creazione di un'oasi.
Certo, per la proprietà sarebbe economicamente più conveniente "mettere a frutto" quella porzione di area in altra maniera, per questo motivo nel settembre 2009 ha presentato una osservazione al PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale) con la quale ha richiesto un ridimensionamento della perimetrazione della ZPS.
Alla luce di tutto questo e della già più volte citata osservazione al PTCP con la quale anche il sindaco Tanzi aveva richiesto la riperimetrazione della ZPS, definitivamente possiamo chiedere: L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI SARMATO INTENDE FARSI PROMOTRICE, SOSTENITRICE, CO-ATTUATRICE DELL'OASI AMBIENTALE O PREFERISCE RIDIMENSIONARE LA ZPS E LASCIARE SPAZIO A TANGENZIALE E CAPANNONI?
Sarà la volta buona per ottenere una risposta chiara, definitiva, esauriente?