Nell'ultimo consiglio comunale, il consigliere Parmigiani ha accusato la Minoranza di gettare FUMO NEGLI OCCHI ma, forse, la critica andava rivolta ad altro indirizzo. Vediamo perchè...
IL
NOSTRO SINDACO AFFERMA DI AVER RIDOTTO LE SPESE COMUNALI DI 220.000 EURO, PUR
MANTENENDO TUTTI I SERVIZI.
IN
REALTA’
1-
HA
TAGLIATO 119.000 € CIRCA DI SPESE ECCEZIONALI, CIOE’ DA SOSTENERE SOLO NEL 2011
(SI SONO QUINDI RIDOTTE DA SOLE, SENZA ALCUN SFORZO NE’ MERITO PER
L’AMMINISTRAZIONE):
·
31.250 DI RIMBORSO ICI
·
13.000 CENSIMENTO
·
12.833 REFERENDUM
·
21.220 INCENTIVO PROGETTAZIONE ALL’UFFICIO
TECNICO PER IL PSC
·
20.622 SPESE LAGALI RICORSI SEMAFORO
·
6.000
SPETTACOLO SULLA MUSICOLOGIA NEL CAPANNONE PROT.CIVILE
·
9.160
NON CI SONO PIU’ I CONGUAGLI PER ARRETRATI STIPENDIO SEGRETARIO
·
5.000
INFORMAZIONE ISTITUZIONALE PREVISTA SOLO NEL 2011
2-
HA
TAGLIATO 22.000 € CIRCA DI SPESE SU SERVIZI SOCIO-CULTURALI
·
11.000 PER MINORI PRESENZE AL NIDO
·
4.500
PER MINORI PASTI IN MENSA
·
5.180
PER UN PROGETTO BIBLIOTECA NON RIPETUTO
·
1.400
TURISMO
3-
HA
TAGLIATO 57.000 € CIRCA DI SPESE PER I SERVIZI SOCIALI
·
20.000 CONTRIBUTO PER AFFITTO
·
24.559 DELEGHE SERVIZI MINORI ALL’AUSL
·
8.868
CONTRIBUTI PER FAMIGLIE BISOGNOSE
·
3.105
INTERVENTI PER GLI ANZIANI
·
1.689
INTERVENTI PER I DISABILI
4-
HA
TAGLIATO 23.000 € CIRCA DI SPESE VARIE PER FAR QUADRARE IL BILANCIO (E CHE,
MOLTO PROBABILMENTE, ANDRANNO ASSESTATE A BREVE)
·
6.000 ILLUMINAZIONE PUBBLICA
·
4.000
STAMPATI E MATERIALE DI CANCELLERIA
·
2.514
MANUTENZIONE E GESTIONE SOFTWARE
·
2.300
POSTA E TELEFONO
·
4.000
MANUTENZIONI
·
3.350
ACQUA E LUCE CAMPO SPORTIVO
·
1.250
FORMAZIONE DEL PERSONALE
ECCO
IN COSA CONSISTONO I 220.000 € DI RISPARMI…ECCO IL VERO FUMO NEGLI OCCHI…NESSUNA
REALE RIDUZIONE SE NON NEI SERVIZI SOCIO/ASSISTENZIALI!
E
SIAMO PROPRIO SICURI CHE L’IMU VERRA’ TENUTA AL MINIMO?
A SETTEMBRE SAPREMO
Un metodo per risparmiare soldi senza dover per forza rinunciare a qualcosa sarebbe il passaggio dei computer di comune e scuole all'open source. Soprattutto quest'ultime avrebbero un doppio vantaggio, il primo in risparmio di denaro e il secondo di insegnare qualcosa che non deve per forza obbligare le famiglie a spendere un mare di soldi in software o di incentivare la pirateria. Visto che con questa crisi anche il governo si è deciso a fare il "grande passo", sarebbe ora che anche i comuni si adeguassero ed iniziassero a diffondere questo pensiero... La tecnologia non manca, la voglia di vedere finalmente che anche l'italia segue uno spirito libero è tanta, basterebbe un pò di buona volontà da parte del comune per "insegnare" agli addetti ai lavori il nuovo sistema che dovrebbero usare. Quanti soldi si potrebbero risparmiare in un piccolo comune come sarmato sulle licenze windows e office, assumendo che windows (le versioni professional) costa 150 € circa e office (le versioni base) costano 250 €?
RispondiEliminaSi tenga conto anche del fatto che computer windows considerati ormai obsoleti, con Linux funzionerebbero a meraviglia e quindi oltre a risparmiare al momento dell'acquisto per le licenze, si avranno dei computer più longevi e anche questo a me sembra un buon risparmio.
Molti privati stanno provando Linux a molti si trovano bene, sarebbe un'ottima cosa vederlo nella pubblica amministrazione!
Tanto per informazione, la comunità europea già 3 o 4 anni fa (non ricordo con precisione) ha scelto come standard per i documenti l'open document e non il doc, docx, xls ecc.. (che sono quelli di microsoft office).
http://www.altalex.com/index.php?idnot=18725#t2
Saluti, Gianluca
Un metodo per risparmiare soldi senza dover per forza rinunciare a qualcosa sarebbe il passaggio dei computer di comune e scuole all'open source. Soprattutto quest'ultime avrebbero un doppio vantaggio, il primo in risparmio di denaro e il secondo di insegnare qualcosa che non deve per forza obbligare le famiglie a spendere un mare di soldi in software o di incentivare la pirateria. Visto che con questa crisi anche il governo si è deciso a fare il "grande passo", sarebbe ora che anche i comuni si adeguassero ed iniziassero a diffondere questo pensiero... La tecnologia non manca, la voglia di vedere finalmente che anche l'italia segue uno spirito libero è tanta, basterebbe un pò di buona volontà da parte del comune per "insegnare" agli addetti ai lavori il nuovo sistema che dovrebbero usare. Quanti soldi si potrebbero risparmiare in un piccolo comune come sarmato sulle licenze windows e office, assumendo che windows (le versioni professional) costa 150 € circa e office (le versioni base) costano 250 €?
RispondiEliminaSi tenga conto anche del fatto che computer windows considerati ormai obsoleti, con Linux funzionerebbero a meraviglia e quindi oltre a risparmiare al momento dell'acquisto per le licenze, si avranno dei computer più longevi e anche questo a me sembra un buon risparmio.
Molti privati stanno provando Linux a molti si trovano bene, sarebbe un'ottima cosa vederlo nella pubblica amministrazione!
Tanto per informazione, la comunità europea già 3 o 4 anni fa (non ricordo con precisione) ha scelto come standard per i documenti l'open document e non il doc, docx, xls ecc.. (che sono quelli di microsoft office).
http://www.altalex.com/index.php?idnot=18725#t2
Saluti, Gianluca