Da giorni, leggo sui giornali degli sforzi congiunti di sindacati, dirigenze scolastiche, assessori provinciali, personale docente e non, atti a dare un po' d'ossigeno alla scuola pubblica, posta sotto assedio e mortificata da decisioni imposte dal governo centrale. Ultimamente i sindacati hanno chiesto ai comuni un impegno per attenuare i disagi che i ripetuti tagli alle risorse stanno producendo nei vari istituti. Un comune che crede nel futuro dei suoi ragazzi non può non accogliere quaesto invito. Nel bilancio 2010 approvato dalla giunta del comune di Sarmato, sono aumentate le tariffe dei servizi scolastici che l'ente gestisce direttamente o tramite ditte appaltatrici. La tariffa dello scuolabus subirà da marzo un aumento del 20 % che, abbinato al nuovo regolamento (riduzione degli aventi diritto-pulmini semivuoti) crea un curioso effetto, aumentando il costo medio a viaggio per le famiglie. Per usufruire di un solo viaggio (andata o ritorno) il costo sarà di 1 euro a bambino e diventerà minore la copertura percentuale della spesa totale a carico del comune. Per le tariffe del servizio mensa la nostra giunta ha adottato un provvedimento ancora più chiaro: l'intero costo sarà a carico delle famiglie. Il costo per pasto passerà da 4 a 5.19 euro, circa il 30% di aumento. Da segnalare che si è introdotta una tariffa di 2 euro ad alunno per gite o uscite didattiche per le quali è necessario lo scuolabus. Dato che per motivi di sicurezza il viaggio più lungo sarà al massimo fino a Piacenza, invito le insegnanti a valutare l'utilizzo del pullman di Tempi, potrebbe esserci in alcuni casi un risparmio per le famiglie. La amedesima delibera, votata da tutta la giunta Tanzi, aumenta le tariffe del servizio Nido, sui cui graverà anche l'aumento del pasto. Calcolatrice alla mano, per una famiglia il cui figlio per necessità usa scuolabus e servizio mensa, il costo già alto della scuola pubblica aumenterà di altri 300 euro circa, in barba al diritto allo studio.
Nel momento di crisi che stiamo vivendo, penso che questi aumenti siano fuori luogo. La scuola pubblica ha bisogno di di sostegno e le famiglie, specie quelle a basso reddito e con situazione lavorativa precaria, anche. Probabilmente la gente dimenticherà presto questi aumenti, ma la politica ha il dovere di cercare soluzioni diverse.
Alberto Magnani
Nel momento di crisi che stiamo vivendo, penso che questi aumenti siano fuori luogo. La scuola pubblica ha bisogno di di sostegno e le famiglie, specie quelle a basso reddito e con situazione lavorativa precaria, anche. Probabilmente la gente dimenticherà presto questi aumenti, ma la politica ha il dovere di cercare soluzioni diverse.
Alberto Magnani