mercoledì 22 settembre 2010

La ricerca del consenso

"La vecchia amministrazione utilizzava le associazioni come serbatoio di voti. Il Comune ora deve venirci incontro per sistemare ciò che non è in regola"
Questo è quanto dichiarato da Fracesco Marazzi in assemblea pubblica, mercoledì 15 settembre, e riportato da Libertà. Poichè a più di una settimana di distanza non è comparsa alcuna smentita o rettifica, devo pensare che le parole trascritte dal corrispondente siano quelle effettivamente pronunciate, pertanto mi piacerebbe raccontare la mia versione dei fatti, visto che anche sul blog il rapporto tra associazioni e precedente amministrazione è un tema più volte sollevato.
In primo luogo vorrei spiegare in quale modo ho cercato di relazionarmi con le numerose associazioni del paese.
Ho sempre pensato che compito di una amministrazione fosse quello di sostenere ed appoggiare i programmi delle associazioni, rispettandone l'autonomia, senza ingerenze ed intromissioni ma anche senza sovrapposizioni di programmi. Per questo il Comune, durante il mio mandato, ha svolto la funzione di supporto logistico-organizzativo (mettendo a disposizione personale, strutture e mezzi, garantendone il più possibile l'accessibilità e la funzionalità) ed ha favorito l'attuazione delle iniziative attraverso l'erogazione di contributi economici nella forma più equilibrata possibile. Naturalmente, nella definizione dei contributi, l'Amministrazione da me diretta aveva fatto delle scelte, condivisibili o meno, ma dichiarate ed evidenti: i gruppi e le attività dei giovani sono state giudicate particolarmente meritevoli di sostegno perchè si potevano configurare, oltre che come occasioni di svago, divertimento ed aggregazione, anche come occasioni di crescita del senso di appartenenza alla nostra comunità.
A fondamento di questo approccio stanno il significato ed il valore che io attribuisco alle associazioni ciascuna delle quali, in quanto espressione di una parte della collettività sarmatese, opera a beneficio della collettività medesima, essendo emanazione del nostro territorio, agisce "pro-loco", cioè a favore di Sarmato. Non mi sono mai sognata quindi di subordinare il riconoscimento di un contributo allo svolgimento di qualche pretesa mansione aggiuntiva (ad esempio la cura del verde pubblico svolta gratuitamente da un gruppo) con valore sociale, perchè ogni iniziativa associativa ha già di per sè valore sociale.
Può essere quindi giustificata l'affermazione di Francesco Marazzi contenente l'accusa di clientelismo? A prescindere dal fatto che la risposta potrebbe già essere evidente dal risultato elettorale, credo che sia difficile interpretare come "ricerca del consenso" l'azione di una amministrazione che svolge il proprio ruolo istituzionale, ossia quello di promuovere le iniziative della collettività, di garantire a tutti i gruppi del paese la possibilità di esprimere e concretizzare la propria progettualità culturale, ricreativa e sociale.
Ma se ancora questo non bastasse, si potrebbe anche ricordare che le associazioni sarmatesi mai hanno assunto una condotta "clientelare", mai si sono sentite nè mostrate docili strumenti per raccogliere voti (anzi, il più delle volte, a turno e pubblicamente, le associazioni lamentavano la scarsità del contributo economico o manifestavano varie critiche all'amministrazione).
Ora, al contrario, cosa abbiamo? Un'amministrazione che non spiega quali criteri segua per erogare contributi alle associazioni, che vincola la concessione del contributo alla presentazione dell'elenco dei soci e chiede alle associazioni di accollarsi l'esecuzione di lavori di manutenzione su aree pubbliche, che nei fatti non dà contributi a nessuno, che ingerisce nelle attività associative e si appropria di tutte le manifestazioni realizzate dalle associazioni, fregiandosi del successo ottenuto.

Sabrina

2 commenti:

  1. Cara Sabrina
    Le parole di Francesco Marazzi, se non fosse per la gravità delle affermazioni che esprimono, meriterebbero di essere ignorate.
    Lascio solo una mia personale considerazione.
    E’ fuorviante, oltre che ritengo lesivo dell’onestà dei componenti della precedente amministrazione nonché delle stesse associazioni accusate di essere clientelari, pensare che ciò che si è fatto in passato a sostegno delle associazioni locali – che è esattamente ciò che ogni amministrazione di qualsiasi paese ha il dovere di fare – sia stato fatto con lo scopo di ottenere voti. Argomentazioni di questo tipo, che sanno di vecchia e becera politica, non possono e non devono spostare l’attenzione dai fatti che hanno interessato il centro anziani di Sarmato, a tutti ormai ben noti, e dal preciso dovere dell’attuale amministrazione di tutelare queste associazioni che sono la linfa vitale del paese. Lascio a chi legge valutare se per il centro anziani ciò è stato fatto ...

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  2. concordo sul fatto di ignorare certe affermazioni.
    Ricordo con amarezza i comlimenti che Francesco mi fece in assemblea pre elettorale riferiti al sostegno che il mio assessorato aveva espresso nei confronti delle associazioni. Considerato che ero parte dell'amministrazione accusata da Francesco di creare " serbatoi di voti" riconosco la mia ingenuità nel aver accettato quel "COMPLIMENTO SINCERO".
    Riconosco a Francesco il buon lavoro svolto nel direttivo della pro loco e chiedo che chiarisca se ciò che afferma é a titolo personale?

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