mercoledì 17 novembre 2010

Ieri, sì. Ma oggi e domani?

Le ultime discussioni aperte mi inducono ad una constatazione: l’attenzione della maggior parte delle persone che, a vario titolo, partecipano a questo blog è prevalentemente rivolta al passato e trascura palesemente il presente e, soprattutto, il futuro.
Si torna frequentemente sulle scelte, sulle opere, soprattutto sugli errori, della precedente Amministrazione alla quale si chiede conto di ciò che ha fatto, si rimproverano atteggiamenti, si criticano programmi e progetti.
E’ quanto mai evidente che di errori ne sono stati fatti, altrimenti non saremmo passati dal 61% di consensi al 49% e non saremmo seduti sui banchi della Minoranza. Abbiamo una buona consapevolezza di quali sono i comportamenti, i provvedimenti, le iniziative, i fatti che hanno deluso i Sarmatesi e li hanno indotti a votare per altre persone (un po’ a scatola chiusa, direi). Inoltre, ci rendiamo conto che ormai a nessuno più interessa ascoltare le motivazioni (non dico giustificazioni, ma motivazioni), gli obiettivi, gli intenti che hanno guidato le nostre scelte perché si considera importante il risultato, non l’intenzione di un’azione. Sappiamo anche benissimo che ogni presente affonda le proprie radici nel passato e che, nel bene e nel male, ciò che è stato non si può né si deve cancellare.
Ma…pragmaticamente parlando (e utilizzando una citazione cara a Lorenzo):a chi giova?
Alla Minoranza? No, in quanto l’analisi accurata delle motivazioni della sconfitta è stata effettuata meticolosamente nei primi mesi successivi alle elezioni e tanto i nostri elettori quanto i nostri ex elettori ci hanno proficuamente aiutati a prendere coscienza degli errori, delle leggerezze, delle trascuratezze di cui ci siamo “macchiati”.
Al paese? Neppure, perché Sarmato non ha bisogno di restare legato ad un passato che nel bene e nel male non si può modificare, quindi non beneficia di un puro esercizio teorico di critica o di esaltazione di ciò che è stato!
All’attuale Amministrazione? Certo! Quando l’attenzione delle persone viene distolta da quanto si sta facendo ora in paese, ogni azione attuale passa sotto silenzio, quelle benefiche, ma, soprattutto, quelle negative per il paese e si impedisce così, a chi vorrebbe intervenire per tempo ad arginare i problemi, di farlo. L’abbiamo intesa chiaramente la prassi applicata: i provvedimenti più pesanti vengono adottati ad inizio mandato, così le persone hanno il tempo per dimenticare. Se poi, riusciamo anche a distrarre tutti riportando costantemente all’attualità il passato, ancora meglio.
Poiché non è intenzione di “Uniti per Sarmato” contribuire a questa strategia, pongo qui alcuni interrogativi sul presente e sul futuro del nostro paese:
1. cosa ne pensano i Sarmatesi riguardo le politiche per la famiglia attuate da questa Amministrazione?
2. cosa ne pensano i Sarmatesi della chiusura del Centro anziani, delle modalità e delle motivazioni utilizzate?
3. cosa ne pensano i Sarmatesi dell’inerzia e/o del silenzio di questa Amministrazione riguardo la nuova pianificazione urbanistica (PSC)?
4. i Sarmatesi sono interessati a partecipare e a contribuire ad un tavolo, indipendente da qualsiasi schieramento partitico, promosso da “Uniti per Sarmato” che si occupi del futuro sviluppo urbanistico, economico e sociale del paese?
Fateci sapere, perché noi siamo pronti a partire!!!

Sabrina

15 commenti:

  1. Leggendo i vari posts che in questi mesi si sono succeduti sul blog ho avuto la medesima impressione di Sabrina, con la quale concordo nel ritenere che, a più di un anno dalle scorse elezioni, si debba voltare pagina pensando più al futuro che al passato.
    D’altro canto ritengo che questo passaggio debba essere promosso principalmente dai curatori del sito.
    Concentrandosi, sempre sul blog, giustamente e doverosamente, sull’operato e sulle manchevolezze, tante, dell’amministrazione attuale si è trascurato, a mio modo di vedere, l’altrettanta doverosa informazione sui progetti attuali e futuri della minoranza per Sarmato aprendo su di essi un confronto il più possibile costruttivo con coloro che hanno a cuore il bene del paese.
    Chiedo: quale mezzo più appropriato del blog, cioè di uno strumento dinamico ed in grado di raggiungere chiunque, può costituire un laboratorio di idee trasparente e partecipativo sui progetti per Sarmato?
    Perché non costruire il futuro programma di Uniti per Sarmato in progress, insieme ai lettori, con l’apporto di chiunque vorrà essere di aiuto, indipendentemente dall’appartenenza o non appartenenza politica? Credo che il blog in questo potrebbe essere d’aiuto.

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  2. Spero vivamenche che tutti possano aitare come se ognuno portasse un tassello per costruire un grande mosaico d'idee.
    Questo blog potrebbe essere davvero una buona partenza.

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  3. Anch'io concordo con quanto sostiene Sabrina. Il passato è alle nostre spalle, guardiamo al futuro facendo tesoro dell'esperienza passata. Chiaro che il PSC, essendo lo strumento di programmazione per eccellenza diventa lo strumento fondamentale su cui fare riferimento. Ho sempre sostenuto, e lo sostengo tutt'ora, che a Sarmato esiste una grande opportunità, cioè area ex eridania con annessa zps. Ci vogliamo confrontare su questo e su altre cose per buttare sul tavolo le idee che ognuno di noi ha ? Quale sviluppo deve esserci a Sarmato ? E' proprio necessario che per far quadrare il bilancio occorre ricorrere alle entrate delle opere di urbanizzazione ? E' proprio necessario costruire solo nuovi edifici trascurando il vecchio ? Ecc. ecc. Già da tempo sono un convinto sostenitore della necessità di costruire un tavolo senza alcun condizionamento politico. Certo è che da solo o con i soliti il tavolo non serve. Manifesto da questo blog la mia piena disponibilità a sedermi attorno ad un tavolo con chiunque abbia l'interesse e idee per il bene di Sarmato. Aspetto con molto interesse che, almeno questa volta, sia qualche giovane o altri ad prendere l'iniziativa.

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  4. Raccolgo volentieri l’invito di Rino convinto, peraltro, che l’iniziativa debba partire da chi ha vissuto in prima persona le problematiche del paese, cercando di darvi soluzione, e che quindi è in grado, più di ogni altro, di fornire quella informazione di base che non tutti - io per primo - dispongono.
    Propongo di riprendere il decalogo di proposte già presentate in assemblea pubblica, mesi or sono, da Sabrina. Affrontiamole con ordine una alla volta illustrandone, per ciascuna, lo stato di fatto, le varie problematiche esistenti, l’azione dell’attuale maggioranza e la proposta di Uniti per Sarmato sulla quale confrontarci ed aprire un confronto pubblico.
    PSC, edilizia pubblica e recupero immobili fatiscenti, zps, viabilità, servizi socio assistenziali, politiche giovanili ... Da dove partiamo?

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  5. Sabrina ti chiedo di metterti alla testa del gruppo e di fare da coordinamento.

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  6. Mah Rino...non dicevi che avresti voluto che qualche giovane prndesse l'iniziativa?
    Va bè, anche se giovane non sono (sigh), io proporrei di impostare un lavoro globale sul paese, ripartendo dal quadro conoscitivo per il PSC che noi avevamo concluso e lasciato in eredità all'attuale Amministrazione, la quale non sembra essersene fatta ancora nulla. Il quadro conoscitivo è la fotografia di Sarmato nei suoi vari aspetti componenti: urbanistica, edilizia, ambiente, servizi, economia, ecc. Da quel quadro si deve partire se si vuole essere realistici e proporre la nostra nuova immagine per il paese.
    I passi potrebbero essere questi:
    1. cerco di recuperare tutto il meteriale che avevamo prodotto;
    2. organizziamo un incontro aperto a tutti gli interessati per illustrare i contenuti fondamentali;
    3. si individuano i temi che si considerano più significativi e si parte con la fase propositiva;
    4. strada facendo, potremmo anche avvalerci di qualche specialista per approfondire aspetti particolari.
    Cosa ne pensate?
    Sabrina

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  7. Cari tutti,
    sono molto contento che si sia arrivati, pian pianino, a questo post: è quello che sostengo dal giorno dopo le elezioni, ripartire dal basso con un grande progetto che coinvolga nuove persone, nuove idee, e non vecchi meccanismi di partito.

    Due soli appunti: il "passaggio dal passato" è inevitabile, ed è giusto che chi vi vuole bene (e non solo) possa dirvi "avete sbagliato"... ma sono d'accordo con Sabrina, ora pensiamo al futuro.

    Proprio per questo (altra cosa che sostengo da mesi) è utile non soffermarsi eccessivamente sul presente. Tempo fa ho iniziato con dei post dal titolo "parliamo di futuro" che non hanno avuto molto successo proprio tra i membri di Uniti per Sarmato. Parliamo più di domani e meno di oggi. E' più difficile proporre di criticare, ma è altrettanto più vincente.

    Penso che i 4 punti finali di Sabrina del suo ultimo commento siano necessari e giusti. Ma ne aggiungo uno (anche su questo batto e ribatto da mesi):

    Se conosciamo persone interessanti e interessate, che pensiamo utili al progetto e che magari sono "nascoste" per timore di chiusure ideologiche o di vecchi schemi... andiamole a pescare, suoniamo loro il campanello, alziamo il telefono!

    Facendo un passo indietro e, come ha fatto finalmente e chiaramente Sabrina, ammettendo gli errori del passato, spero si stia creando davvero la base solida per "Sarmato Domani", non a caso il nome che volli dare al Blog.

    Sulle tematiche ambientali, per esempio, io sono disponibile a lavorare ad un inizio di programma condiviso, nonostante la distanza fisica ci sono... allora si parte per davvero?

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  8. Mi sembra che si stia procedendo sulla strada giusta. Due cose, però:
    1) Metodo: ok i 4+1 passi proposti da Sabrina e Luigi; siccome interessate al percorso ci saranno persone di tutti i tipi (più o meno internauti), bene fare anche incontri pubblici ma vorrei si tenesse traccia sul blog delle idee e del lavoro fatto. Insomma proporrei una modalità "ibrida" ... io difficilmente potrò aderire a incontri "in vivo" ma mi piacerebbe comunque offrire il mio piccolo contributo, almeno sui temi di cui so qualcosa e per il poco tempo che ho a disposizione.
    2) I temi. Io sposo appieno la tesi "futurista" di Luigi .. però la si deve applicare in pieno e i 4 "interrrogativi" di Sabrina (17 nov) mi pare pecchino ancora di richiami al presente e al passato.
    Mi permetto quindi di proporre una loro ridefinizione ...
    1. cosa i Sarmatesi pensano che il Comune dovrebbe fare in tema di politiche per la famiglia, per i giovani, per le problematiche sociali ?
    2. cosa i Sarmatesi pensano che il Comune dovrebbe fare in tema di politiche per gli anziani?
    3. cosa i Sarmatesi pensano che il Comune dovrebbe fare riguardo la nuova pianificazione urbanistica (PSC)?
    4. i Sarmatesi sono interessati a partecipare e a contribuire ad un tavolo, indipendente da qualsiasi schieramento partitico, promosso da “Uniti per Sarmato” che si occupi del futuro sviluppo urbanistico, economico e sociale del paese?

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  9. .. aggiungo che la mia proposta di metodo "ibrido" fra incotri pubblici e incontri "virtuali" su blog richiede sicuramente un certo sforzo di verbalizzazione, messa in circolo di documenti, ecc ... che qualcuno dovrebbe accollarsi ... me ne rendo conto e, visto che io spesso sono costretto a usare la mia "pausa pranzo" anche solo per scrivere qualcosa sul blog, capisco che il mio sembra molto un "armiamoci e ... partite !" Ovviamente, quindi, si faccia come si può e se qualcuno ha qualche idea per rendere più efficiente e meno dispersivo il lavoro .. ben venga.

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  10. Bene, da quanto leggo la mia proposta di metodo, con le dovute integrazioni e modifiche, sembra essere stata condivisa.
    A questo punto, si parte davvero.
    Per prima cosa mi impegno a raccogliere il materiale, con la "fotografia" dello stato di fatto, che era stato elaborato dal nostro gruppo tecnico, per avere un'immagine chiara delle condizioni e delle opportunità presentate dal nostro territorio. Non sono in grado di garantire i tempi con certezza assoluta, perchè probabilmente parte di questo materiale dovrò richiederlo in Comune ed i tempi di attesa sono imponderabili.
    Appena avrò il tutto, ne farò una sintesi (naturalmente con l'aiuto di chi vorrà leggerselo) da pubblicare sul blog ed organizzerò una riunione pubblica (spero subito dopo le festività natalizie) per illustrarlo, per difinire i compiti pratici e per individuare già gli ambiti sui quali si ritiene più utile ed interessante lavorare, magari prendendo spunto proprio dal nostro precedente "decalogo".
    I contributi al lavoro potranno essere portati tanto nelle assemblee, quanto,per chi non riuscisse a partecipare, attraverso il blog (che naturalmente non può restare l'unico strumento per costruire un possibile programma).
    Anche i risultati che via via si produrranno saranno accessibili tramite il blog e spero che qualcuno mi dia una mano per linkare documenti, visto che non saprei come fare.
    In quanto consigliere di Minoranza, dovrò mantenere anche costantemente un occhio al presente e contiunuare ad esercitare la critica verso iniziative e provvedimenti che si stanno assumendo, poichè è anche questo il mio ruolo.
    Qualsiasi suggerimento o proposta alternativa è ben acccetta.
    Intanto, mi metto all'opera.
    Sabrina

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  11. Lorenzo... "futurista" in questi periodi è un aggettivo collegato ai cosiddetti "finiani" ... quindi mi dissocio!!!!

    A perte gli scherzi, sono d'accordo con te nell'obiettivo di "testare" gli umori e le priorità dei cittadini.

    Si potrebbe secondo voi pensare ad un questionario? organizzando magari in qualche domenica un gazebo per farlo compilare? oppure lasciandolo nei bar o direttamente on-line?

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  12. Il questionario potrebbe essere una buona idea per cominciare, ma temo che avremmo pochissimi ritorni. Le persone sono un po' restie ad avvicinarsi ai gazebo, soprattutto se devono compilare qualcosa; nei bar, non lo noterebbero in tanti e, forse, on-line ci sarebbe il miglior risultato.
    In ogni caso, provare non nuoce.
    Sabrina

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  13. Grande LUigi "non-futurista" .. sapevo avresti colto la "provocazione" ...

    Personalmente credo poco alla democrazia diretta assoluta quando c'è da scegliere una politica per il paese ... oltre alla poca partecipazione verrebbero fuori solo banalità .. meglio sentire "testimoni privilegiati", rappresentanti delle varie istanze (produttive, sociali, religiose, educative, ..) e altri privatamente interessati per elaborare una lista CONCRETA di cose da fare/proporre/cambiare ipotizzando i relativi COSTI (e il modo per sostenerli) ... questa poi si, dopo, la si può proporre al grande pubblico per valutarne l'impatto.

    ... e poi a me sono i Gazebo che ricordano qualcosa che mi piace poco ...

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  14. Visto che continuiamo ad essere "nani sulle spalle dei giganti", ogni cosa si dica, si faccia o si proponga ricorda qualcosa del passato o presente che può piacere o non piacere...
    Ad ogni modo, io sto procedendo a roccogliere il materiale, ma temo che entro Natale non si riuscirà ad organizzare il tavolo per "guardarci negli occhi" ed iniziare il lavoro.
    I credo che l'incontro si debba aprire a tutti gli interessati, salvo rivolgere inviti personali alle figure rappresentative di cui parla Lorenzo.
    Naturalmente, il lavoro che ci accingiamo ad avviare sarà impegnativo, pertanto richiedererà qualche "sacrificio" alle persone che vorranno partecipare per evitare un fallimento.
    Mi viene da dire "rimbocchiamoci le maniche"...spero che almeno questa citazione non desti troppe repulsioni...
    Sabrina

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  15. confesso che sono tecnologicamente molto pigro quindi appoggio il metodo ibrido proposto da Lorenzo e mi rendo disponibile per eventuali lavori "manuali" con l'obbiettivo di coinvolgere il più possibile.
    rimboccandomi le maniche ....saluto tutti
    Alberto

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