domenica 31 gennaio 2010

I tagli di Sarmato

Da giorni, leggo sui giornali degli sforzi congiunti di sindacati, dirigenze scolastiche, assessori provinciali, personale docente e non, atti a dare un po' d'ossigeno alla scuola pubblica, posta sotto assedio e mortificata da decisioni imposte dal governo centrale. Ultimamente i sindacati hanno chiesto ai comuni un impegno per attenuare i disagi che i ripetuti tagli alle risorse stanno producendo nei vari istituti. Un comune che crede nel futuro dei suoi ragazzi non può non accogliere quaesto invito. Nel bilancio 2010 approvato dalla giunta del comune di Sarmato, sono aumentate le tariffe dei servizi scolastici che l'ente gestisce direttamente o tramite ditte appaltatrici. La tariffa dello scuolabus subirà da marzo un aumento del 20 % che, abbinato al nuovo regolamento (riduzione degli aventi diritto-pulmini semivuoti) crea un curioso effetto, aumentando il costo medio a viaggio per le famiglie. Per usufruire di un solo viaggio (andata o ritorno) il costo sarà di 1 euro a bambino e diventerà minore la copertura percentuale della spesa totale a carico del comune. Per le tariffe del servizio mensa la nostra giunta ha adottato un provvedimento ancora più chiaro: l'intero costo sarà a carico delle famiglie. Il costo per pasto passerà da 4 a 5.19 euro, circa il 30% di aumento. Da segnalare che si è introdotta una tariffa di 2 euro ad alunno per gite o uscite didattiche per le quali è necessario lo scuolabus. Dato che per motivi di sicurezza il viaggio più lungo sarà al massimo fino a Piacenza, invito le insegnanti a valutare l'utilizzo del pullman di Tempi, potrebbe esserci in alcuni casi un risparmio per le famiglie. La amedesima delibera, votata da tutta la giunta Tanzi, aumenta le tariffe del servizio Nido, sui cui graverà anche l'aumento del pasto. Calcolatrice alla mano, per una famiglia il cui figlio per necessità usa scuolabus e servizio mensa, il costo già alto della scuola pubblica aumenterà di altri 300 euro circa, in barba al diritto allo studio.
Nel momento di crisi che stiamo vivendo, penso che questi aumenti siano fuori luogo. La scuola pubblica ha bisogno di di sostegno e le famiglie, specie quelle a basso reddito e con situazione lavorativa precaria, anche. Probabilmente la gente dimenticherà presto questi aumenti, ma la politica ha il dovere di cercare soluzioni diverse.
Alberto Magnani

ZPS: dove sono finiti i finanziamenti?

Da alcuni giorni i quotidiani locali riportano una notizia funesta: i 180 milioni di euro che il Cipe aveva destinato, su fondi europei, al progetto strategico speciale"Valle del fiume Po" sono stati dirottati dal Governo verso altre oscure mete. Quali? Sicuramente al Sud, molto probabilmete una parte sarà destinata a risolvere una questione di rifiuti a Palermo.
Nonostante il progetto il progetto fosse stato ideato, elaborato e sostenuto da 4 Regioni, 13 Province e 490 Comuni, il Ministero dell'Ambiente ha giudicato non prioritari gli interventi per la sicurezza idraulica e per la valorizzazione delle terre lungo il Po, quindi ha posticipato il loro finanziamento.
Parte di quel fondo era destinato anche a Sarmato per il completamento della pista ciclabile lungo il Po (passerella sul Tidone e collegamento pista-paese) e, soprattutto, per il recupero ambientale delle vasche dell'ex zuccherificio, cioè per la creazione dell'oasi nella ZPS.
Chi dobbiamo ringraziare per tutto questo? Sicuramente il Presidente del Consiglio dei Ministri, on. Silvio Berlusconi che se n'è fregato della volontà espressa da tanti enti pubblici, ma anche il prof. Massimo Trespidi, Presidente della Provincia di Piacenza, che nonostante le rassicurazioni a Boiardi non si è certo speso per portare a Piacenza quei soldi e, infine, ringraziamo anche la prof.ssa Anna Tanzi, Sindaco di Sarmato, la quale senza raccontarlo in campagna elettorale aveva un progetto ben chiaro in mente per la ZPS, farla attraversare dalla tangenziale di Castel San Giovanni (attorno alla quale chissa cosa nascerà...)!
Forse abbiamo definitivamente perso la possibilità di avviare uno sviluppo diverso ed ecosostenibile del nostro paese.

Sabrina

lunedì 25 gennaio 2010

ZPS: opportunità o problema

Ecco un'altra sintesi di un intervento pubblicato da Rino su Libertà.
Qualche settimana fa "Uniti per Sarmato" ha organizzato un incontro pubblico dedicato alla proiezione del documentario "Nella terra del cavaliere", girato nelle vasche ex Eridania da Luigi Ziotti (LIPU). Alla serata erano invitati anche il Sindaco a l'Assessore all'Ambiente di Sarmato ma non si sono presentati.
Il filmato ha evidenziato come le vasche dell'ex zuccherificio, per le quali la precedente Amministrazione (noi) aveva ottenuto la classificazione come Zona di protezione Speciale, si sono trasformate in un habitat ideale per la sosta e la nidificazione di diverse specie di uccelli, ambiente che però richiede un urgente intervento per essere salvaguardato.
A Torrile (Pr) si è investito in modo cospicuo in un'area molto simile alla nostra ed è stata creata un'oasi LIPU conosciuta ben oltre i confini comunali, grazie alla pubblicità sui siti internet, e visitata ogni anno da diverse migliaia di persone. L'oasi di Torrile è il risultato di un investimento che ha prodotto non i soliti capannoni ma un'attività turistica con un indotto importante per l'economia del paese.
Anche la nostra ZPS, sulla quale Luigi Torreggiani e Massimo Casalini già lo scorso anno avevano ipotizzato un programma di recupero e valorizzazione, appare chiaramente un'opportunità per uno sviluppo di Sarmato nuovo e diverso, auspicato dalla precedente Amministrazione (sempre noi), da tanti Sarmatesi e invocato anche dalla precedente Minoranza, ora Maggioranza.
Al Sindaco e all'Assessore Marazzi si deve chiedere:
  1. l'esperienza di Torrile può essere un riferimento per Sarmato?
  2. che intenzioni ha l'attuale Maggioranza sulla ZPS?
  3. la creazione della nostra oasi non potrebbe essere finanziata con una quota derivante dalla compensazione per il compostaggio?
I fatti che conosciamo ci dicono però che il Sindaco Tanzi ha nettamente cambiato rotta rispetto a quanto sosteneva quando era in Minoranza, ha infatti chiesto alla Provincia un ridimensionamento (!) della ZPS, rischiando di perdere il finanziamento di 400mila euro previsto dal programma "Valle del fiume Po" e di mandare a rotoli un progetto davvero innovativo per Sarmato!

venerdì 22 gennaio 2010

CHIUSURA PASSAGGIO A LIVELLO: CHI CI GUADAGNA E CHI CI PERDE

Rino Olivieri mi ha chiesto di inserire la sintesi (!) di un suo intervento mandato anche a Libertà. Eccola...
La chiusura del passaggio a livello di via Veratto, decisa dalla Maggioranza in fretta e senza intendere ragioni, porterà nelle casse comunali 500mila euro per mettere a disposizione degli utenti un'adeguata viabilità alternativa. Ma, a causa di questa decisione, chi ci guadagna? Chi ci perde?
Ci guadagna la Rete Ferrovie Italiane risparmiando almeno 500mila euro (un sovra o sottopasso al posto del passaggio a livello sarebbe costato almeno il doppio della cifra data al Comune). Ci guadagna l'azienda agricola di Pontetidone alla quale sarà costruita dal Comune una strada privata, per passare sotto il ponte del Tidone, e sarà "regalato" il pezzo di via Veratto che verrà sbarrato.
Chi ci perde? Considerando che una vera alternativa viabilistica comporterebbe una spesa approssimativa di 350/400mila euro (secondo le stime di alcuni tecnici), ma il Comune ha approvato un progetto di soli 160mila per destinare il gruzzolo ad altri interventi (anche se i soldi dovrebbero servire a limitare il disagio laddove è stato creato e non per rinnovare la piazza!).... Ci perdono gli agricoltori che per il loro lavoro hanno sempre usato via Veratto ed ora si vedono allungare e rendere disagevole il tragitto. Ci perdono i proprietari dei fondi i cui terreni vengono svalutati. Ci perdono i residenti della zona che sono privati di una strada storica. Ci perdono tutti i Sarmatesi che subiscono un ridimensionamento della viabilità del loro territorio.
Il buon senso averebbe voluto almeno che, prima di chiudere una strada, si mettesse a disposizione una valida ed attrezzata alternativa. Bisogna anche notare che tra Piacenza e Castel San Giovanni l'unico passaggio a livello già chiuso è solo quello di Sarmato; i casi sono due: o i nostri amministratori sono i più accorti e lungimiranti o è vero il contrario (Ai posteri l'ardua sentenza, cosa ne pensiamo noi è noto).
Per concludere, se è questo il modo in cui il Sindaco persegue gli interessi del Comune, forse tra 5 anni ci saremo mangiati anche le mutande!

mercoledì 20 gennaio 2010

Sarmato Domani si presenta

"Sarmato domani", il blog di Uniti per Sarmato, è appena nato ma porta con sè una storia piuttosto lunga, la storia di tutte le persone che vogliono dialogare liberamente sul futuro del nostro paese.
Proprio per questo, "Sarmato domani" non è il blog della minoranza consigliare, di quelli che hanno perso le ultime elezioni amministrative, ma è lo spazio virtuale e reale dove tutta la società civile, insieme ai consiglieri di minoranza, può trasmettere informazioni, parlare delle opportunità e dei problemi di Sarmato, elaborare idee e progetti, ma anche sfogare delusioni e malumori, sempre con l'intento di costruire qualcosa di nuovo, importante e comune.
Il mio compito, come capogruppo di minoranza, sarà innanzittutto quello di aggiornare sull'andamento dell'attività amministrativa (e tanti commenti già si potrebbero fare) per stimolare il dibattito che spero possa essere ricco ed incisivo. A breve, infatti, proporrò una breve sintesi sulle più significative decisioni adottate dalla nuova Amministrazione comunale nei primi sei mesi di attività, ma, nel frattempo, invito tutti a proporre da subito temi e questioni che meritano approfondimento. Quindi...diamo il via alle danze!