martedì 4 gennaio 2011

Il veglione di Capodanno

Sfogliando Libertà di domenica 2 Gennaio 2011, a pagina 23 si incontrano immagini e articoli che mostrano come diverse persone hanno salutato l’arrivo del nuovo anno. Parecchio spazio è dedicato ai circoli dei pensionati di Castel San Govanni e di Borgonovo Val Tidone, i quali hanno festeggiato con una cena beneagurale a cui hanno preso parte diversi soci, nella gioia dello stare insieme e del condividere un momento di serenità in un luogo accogliente. I piatti e le portate di cui era composto il menù di Capodanno erano stati preparati dagli stessi volontari dei centri, che nei giorni precedenti la festa si erano dati da fare ai fornelli per allestire la cena del veglione. Culmine della serata è stato il tradizionale brindisi di mezzanotte che ha dato l’occasione ai soci dei centri di scambiarsi gli auguri per l’arrivo del nuovo anno, nella speranza di potersi trovare ancora tante e tante volte uniti in occasioni così piacevoli.
Tutto questo succedeva anche al centro pensionati di Sarmato. Personalmente ho partecipato diverse volte alla festa di Capodanno organizzata dal Centro anziani sarmatese e devo dire che la serata era tra le più belle e liete. Quest’anno però non si è potuto fare a seguito della scelta del Sindaco di Sarmato di chiudere il centro anziani, a suo dire per manifesta mancanza di sicurezza. Constatato che il colore politico delle maggioranza di Sarmato, Borgonovo e Castel San Giovanni è il medesimo, centro-destra, perché negli altri due paesi i pensionati hanno potuto festeggiare presso il loro centro e a Sarmato no? Perché le associazioni dei pensionati di Borgonovo e Caste San Giovanni hanno già potuto programmare liberamente ed autonomamente nei propri centri una serie di iniziative e a Sarmato, per poter svolgere qualsiasi attività, i pensionati devono fare domanda scritta al Sindaco e non sempre riescono ad ottenere una sala o uno spazio adatti? La risposta è semplice. Per la maggioranza e per l’opposizione di Borgonovo e Castello gli anziani, oltre ad essere la memoria storica del paese, sono anche una risorsa da tutelare e sostenere, a Sarmato sono soltanto degli anziani. E pensare che tutto questo è frutto di una mancata cioccolata in piazza.
Rino Olivieri

4 commenti:

  1. Molti lettori si chiederanno perchè noi di "Uniti per Sarmato" (forse unici) ritorniamo con insistenza ad occuparci del centro anziani di Sarmato e già da un po' sentiamo gli sbuffi di qualcuno che dice "ma non avete proprio altro?". In effetti no, non abbiamo proprio altro. E di questo dobbiamo ringraziare l'Amministrazione che, come unica azione degna di nota, come unica azione di sostanza, nel 2010 ha cambiato la serratura del centro sociale anziani.
    Per il resto, tanti bei manifesti, ma...sotto il manifesto...niente.
    Sabrina

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  2. fate bene!il Centro Anziani è un luogo deputato a far incontrare gli anziani del paese.
    Trovo alquanto ingiusto che l'amministrazione lo abbia chiuso in modo così poco democratico.
    Sabrina,tu che sei per me ancora il mio sindaco,insisti e fai in modo che riapra il Centro!Fai di tutto!
    Stefania

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  3. Grazie Stefania per la fiducia ed il sostegno , ma purtroppo, in quanto Minoranza, posso fare ben poco, se non continuare in ciò che ho e abbiamo fatto in questi mesi, cioè:
    - manifestare solidarietà agli anziani
    - rendere pubblica la situazione che a Sarmato si sta creando
    - evidenziare ciò che credo si nasconda dietro le giustificazioni ufficiali dell'Amministrazione
    - spronare gli assessori ed i consiglieri di Maggioranza che non condividono le azioni del Sindaco a prendere una chiara posizione (loro sì che possono davvero fare qualcosa di concreto, sono i loro voti quelli che contano)
    - segnalare la necessità che l'associazione degli anziani possa continuare ad avere uno spazio adeguato per realizzare interamente i propri programmi (cucina compresa, perchè il "convivio", il consumare insieme una cena è uno dei più significativi momenti di aggregazione che possano esserci per persone anziane, e non solo).
    Il tutto fatto senza interessi di parte, ma solo per denunciare ciò che consideriamo un'azione dannosa ed ingiusta.
    Credo che la politica vera debba occuparsi proprio di queste cose, dei bisogni delle persone, e chi continua a dire che la politica deve restare fuori dalla questione, forse, ha un intendimento distorto della funzione della politica.
    SPERIAMO, SPERIAMO DAVVERO CHE TUTTO SI RISOLVA.
    Grazie di nuovo, Sabrina

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  4. Premesso che un sindaco può decidere di modificare e migliorare i così detti spazi pubblici. Se così non fosse che sindaco sarebbe? Però per fare questo occorre umiltà e approcciare le cose tenendo bene in mente che si ha a che fare con delle persone che in tutti questi anni hanno contribuito, sopratutto loro, al benessere del paese. Si puo e si deve poter migliorare quindi si sposti pure anche il centro anziani a condizione però che la soluzione sia migliorativa rispetto alla precedente. Se non fosse così perchè cambiare? In paese ci sono delle possibili soluzioni. Il sindaco si faccia carico di trovare una soluzione migliorativa, diversamente sarebbe una ripicca nei confronti degli anziani, ripeto, per una mancata cioccolata in piazza.

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