giovedì 16 giugno 2011

Riflessione 3: leggere i documenti

“Se verranno stanziati i fondi di cui tanto si è parlato, non esiteremo a metterli a bilancio. Al momento, però, non c’è traccia di alcun impegno economico da parte della società Sacofin.”

Questa è la dichiarazione pronunciata dall’assessore Marazzi durante l’ultimo Consiglio comunale, e riportata da Libertà, in risposta ad un’interpellanza della Minoranza riguardo lo sviluppo dell’area ex Eridania con la quale si chiedeva, tra le altre cose

La società proprietaria dell’area conferma il suo impegno economico per la ZPS?

Alla pag. 43 del PROGRAMMA DI INVESTIMENTO PER ADESIONE AL POR 2007-2013, ASSE IV – ATTIVITA’ III.1.1, presentato nel dicembre 2008 alla Regione Emilia Romagna dalla società proprietaria dell’area ex zuccherificio per ottenere finanziamenti per lo sviluppo dell’APEA (Area Produttiva Ecologicamente Attrezzata), viene illustrato il programma di intervento 9, così denominato: valorizzazione ambientale area SIC-ZPS e realizzazione di aree a verde di mitigazione paesaggistico-ambientale.

Al termine della descrizione del programma viene riportato il

QUADRO ECONOMICO- FINANZIARIO E VOCI DI SPESA

Valorizzazione ambientale area SIC-ZPS


Voci di spesa

Importi

Realizzazione di interventi di valorizzazione ambientale area SIC-ZPS

1.202.000 euro

Spese tecniche per progetto, D.L. collaudi e sicurezza

108.180 euro

Totale importo

1.310.180 euro

IVA

262.036euro

TOTALE (IVA INCLUSA)

1.572.216 euro

La società proprietaria dell’area si era impegnata a finanziare la valorizzazione dalla ZPS con più di un milione e mezzo di euro!

L’assessore Marazzi, negli ormai due anni di mandato, non ha ancora avuto modo di leggere questa documentazione, visto che ignora l’impegno della proprietà?

18 commenti:

  1. Dov'è possibile visionare questo documento?

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  2. Visto che è la domanda di finanziamento che la società, a fine 2008, aveva inoltrato alla Regione, grazie alla quale ha ottenuto 3,5 milioni di euro, se ne può chiedere notizia in Comune.
    Anche se lo abbiamo domandato diverse volte, non abbiamo idea se da allora siano intervenute modifiche nei progetti della proprietà dell'area. A dicembre 2008 i programmi prevedevano anche quegli investimenti.
    Sabrina

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  3. E scusi la mia ignoranza ma a quale ufficio del Comune devo rivolgermi per prendere visione di tale documento?
    Secondo quesito:Ma è quindi possibile legalmente per la Società modificare i progetti dopo aver ottenuto i finanziamenti e quindi non rispettare gli impegni presi?
    Rimarrei un pò deluso se questi fondi non verranno investiti per la tutela dell'Area a Zona Protezione Speciale che rappresenta il polmone verde di Sarmato e il futuro lavorativo di tanti giovani

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  4. Diciamo che:
    1- dovrebbe essere sufficiente fare una richiesta per conoscere i contenuti del progetto presentato in Regione nel dicembre 2008, dalla società proprietaria dell'area, per ottenere i finanziamenti sull'APEA; il progetto prevedeva una serie di interventi, tra i quali anche quello che ho citato nel mio post;
    2- qualora fosse intervenuta qualche modifica, non credo sia stata apportata dopo la concessione del finanziamento, ma nella fase istruttoria della valutazione della domanda. Ipotizzo, senza alcuna certezza, delle eventuali modifiche perchè l'Amministrazione sembra ignorare del tutto l'impegno originario della proprietà (ma non si sa se sia solo finzione) e perchè il Sindaco non perde occasione di sostenere che, se non avessero fatto loro un intervento, i finanziamenti non sarebbero arrivati. Mai è stato precisato quale tipo di intevento possano aver effettuato i nuovi amministratori (c'è sempre tanto inspiegabile mistero), tuttavia ciò mi lascia pensare che qualche modifica sia stata possibile. Se gli amministratori fossero meno reticenti, saremmo tutti più contenti e rassicuati.
    Resta il fatto che, in origine, la proprietà sembrava veramente aver accolto la volontà dell'amministrazione in carica nel 2008 e aveva dimostrato la disponibilità a collaborare nel progetto di valorizzazione della ZPS.
    Oggi non sappiamo neppure se interessa gli attuali amministratori, figuriamoci alla proprietà, che da sempre desidere costruire capannoni fina all'autostrada...

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  5. Restano due dati da aggiungere.
    1- perchè arrivino soldi da mettere a bilancio, bisogna cercarli, cioè, si devono volere e ci deve essere un progetto per il quale si chiedono; in caso contrario, non solo non arriva 1,5 milioni di euro, ma non arriva neppure un euro e mezzo;
    2- credo comunque che 1,5 milioni siano eccessivi per la valorizzazione della ZPS, ne basterebbero anche molti meno (come ho sempre ribadito); ciò che conta è dire se il progetto interessa e perseguirne gli obiettivi, se non interessa, lo si dice ufficialmente, senza più reticenze, omissioni, mezze frasi...cioè, senza nascondersi dietro al fatto che non si è a conoscenza di possibili contributi, finanziamenti, ecc...

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  6. Ho avuto modo di apprezzare la disponibilità e la trasparenza dell'assessore Marazzi per altre richieste da me rivolte come cittadino e se le cose stanno come le descrive Sabrina penso che non dovrebbe avere difficoltà a svelare i misteri ... a meno che non ci siano ordini diversi "dall'alto".
    Premesso che non ho capito se quando si parla di progetto si parla di una cosa già approvata e con fondi già stanziati (lo dico perchè per lavoro ne faccio tanti di progetti per avere finanziamenti alla regione ma pochi vengono approvati e spesso con tagli economici), la domanda che pone Sabrina mi sembra legittima e semplice: c'è o no la possibilità di avere 'sti soldi e, soprattutto, interessa averli per la ZPS o si preferisce non averli perchè sono meglio capannoni e tangenziali? Su questo sito già alcuni hanno mostrato di preferire la seconda opzione, speriamo che anche l'amministrazione (che penso legga questo blog .. o almeno qualcuno glielo riferirà..) risponda chiaramente, in modo che i sarmatesi possano poi esprimere la loro visione. Può anche essere che tutti preferiscono far crescere Sarmato fino ai fatidici 4000 abitanti, avere più industrie, più servizi, più strade, più lavoro in loco per i giovani, più capannoni, meno campagna e aree umide, ecc. Tutto legittimo. Quando le idee dell'amministrazione saranno finalmente chiaramente espresse, i sarmatesi che invece preferiscono un'altra visione immagino non tarderanno a far sentire la loro voce tramite i vari comitati o associazioni, che già si mobilitarono contro porcilaie e compostaggi... mi sembra che qui ci sia in gioco molto di più e l'impatto delle decisioni che si prenderanno sarà ben più pesante sul futuro del paese. Però al momento tutto in effetti appare per noi comuni mortali poco chiaro ed è difficile districarsi fra mezze informazioni e proclami generici da parte delle forze politiche

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  7. Questa maggioranza ha più volte lasciato intendere, in sostanza che la ZPS non gli interessa. Se non fosse così credo che quantomeno si sarebbero interessati nelle sedi opportune. Non dobbiamo dimenticarci che l'attuale sindaco ha fatto, insieme alla proprietà dell'area, una osservazione al PTCP chiedendone una sostanziale riduzione. Mi sembra che la volontà sia chiara.

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  8. Lorenzo, il progetto di cui parlo io e che avevo visionato era stato presentato in Regione a dicembre 2008 per avere un finanzaimento finalizzato allo sviluppo dell'APEA. Tale progetto prevedeva un forte investimento anche sulla ZPS poichè,la presenza di un'area con alto valore ambientale come quella, conferiva ulteriore valore anche all'Area Produttiva Ecologicamente Attrezzata.
    Entro la fine del mio mandato (giugno 2009), la Regione non aveva ancora esaurito l'istruttoria per l'esame delle domande.
    Nei primi mesi del 2010 abbiamo avuto la notizia che l'APEA di Sarmato era stata finanziata per una cifra di circa 3,5 milioni di euro.
    Se, nel frattempo, il progetto originario sia cambiato e la Regione abbia finanziato un progetto diverso, non lo so. E, se così fosse accaduto, vorrei sapere perchè e su impulso di chi.
    Due cose sono certe:
    1. la nostra Amministrazione aveva ottenuto che la proprietà dell'area si impegnasse a valorizzare la ZPS;
    2. l'osservazione al PTCP dell'autunno 2009, presentata in forma pressochè identica da Comune (firma Sindaco Tanzi) e società Sacofin, a cui Rino fa riferimento, chiedeva effettivamente una riperimetrazione della ZPS.

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  9. Voglio ancora aggiungere anche questo.
    E' scorretto affermare che la ZPS c'è a prescindere da investimenti, interventi, opere di valorizzazione.
    Poichè si tratta di una zona umida, se si lascia che tutta l'acqua presente asciughi, in attesa che piovano soldi dalla buona e spontanea volontà di qualche benefattore, la ZPS resterà solo un'etichetta urbanistica su qualche planimetria. Nulla di più.
    Allora, preferiamo portare a Sarmato un altro tipo di sviluppo? Bene,è legittimo, quindi diciamolo apertamente.

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  10. Quanta confusione?Perchè in Agenda XXI non si è mai parlato di questo e si sono esplicitati i fondi ai quali la passata Amministrazione voleva attingere.La Zps è saltata fuori in Campagna Elettorale" giusto per..."
    In un momento di crisi come questo credo sia non legittimo,ma ragionevole,che i fondi destinati ad Apea vengano investiti interamente al fine di creare sviluppo e posti di lavoro e lasciar da parte per un attimo Ambiziosi progetti di riqualificazione di una palude accerchiata da Alberi. Voi stessi vi contraddite e ora dite che quesi soldi sono addirittutra troppi,ne basterebbero meno?Quindi anche voi credete poco nella Zps come investimento per il futuro economico di tutto il Paese e non solo...e ce l'avete venduta così, come ci avete venduto la BALLA che il Compostaggio,delocalizzato,avrebbe azzerato le emissioni odorigene.
    Sulle Balle a volte si vince e a volte si perde.
    E voi,fortunatamente,avete perso.
    Vi rode,non ci dormite la notte ora che la Vostra Oasi non sta prendendo piede ma vi state anche rendendo conto che se il progetto fosse stato condiviso ai tempi con tutta la popolazione oggi ci sarebbe una maggiore sensibilità e gli stessi amministratori/assessori sarebbero rivolti ad attuare il progetto.Si chiama PArtecipazione e Trasparenza.Voi non l'avete mai avuta.Non era nel vostro modo di far politica e oggi la sbandierate ai quattro venti.Ma chi vi crede più?Solo gli Uccelli della Zps che aspettano il vostro aiuto

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  11. Vorrei rassicurare il sig. Paolo dicendogli che 1. il progetto dell'oasi non è nato in campagna elettorale ma molto prima (come è dimostrabile dalla delibera di Giunta del 2005 con la quale avevamo richiesto la classificazione di qualla porzione di territorio come ZPS e dalla delibera del 2008 con la quale avevamo indetto un bando per un progetto di studio sulla valorizzazione dell'oasi stessa),
    2. non ci contraddiciamo affatto sull'entità delle risorse necessarie per creare l'oasi (come dimostra lo studio del dott. Torreggiani),
    3. in realtà, a qualcuno a Sarmato l'oasi interessa (come si vede leggendo anche questo blog)
    4. la notte dormo tranquillamente nel mio letto senza rodermi per il mancato avvio dell'oasi (ma questo non posso dimostrarglielo per ovvi motivi...).
    Sig. Paolo, metta da parte la rabbia e l'aggressività con le quali ci assale...non fanno bene alla salute e si può discutere lo stesso, se lo vuole.
    Sabrina

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  12. Il tutto è molto interessante ma purtroppo credo troppo astratto per i cittadini.
    1 Quando si parla di zps o di apea qualcuno potrebbe pensare che si stanno studiando medicinali strani
    2 Cosa prevede nello specifico il progetto dell' oasi ?
    3 Tutte le opinioni e le idee possono essere valide e legittime di certo ma credo che la soluzione più democratica e seria sia quella di chiedere direttamente alla città di Sarmato cosa desidera per il suo futuro , un paese satellite pieno di polvere, tir , edifici sterili e tristi con pochi posti di lavoro e poco qualificanti
    oppure
    un progetto ( credo ) di una piccola oasi su cui possono ruotare ricerche , piccolo turismo locale , cultura e innovazione ?

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  13. Per chi non l'avesse letto .. riporto qui l'intervento uscito su Libertà di oggi ... esprime con parole molto più forbite delle mie i concetti già espressi qui sul blog rispetto ai due modi di vedere lo sviluppo .. paesino o paesone - cemento o verde ? Quelli che hanno scritto inveendo contro chi sostiene che il rispetto dell'ambiente NON può andare insieme con lo sviluppo spero possano almeno ammettere che la loro equazione come minimo non è così scontata .. .
    I piani di sviluppo comunali e la cementificazione selvaggia di UMBERTO FANTIGROSSI e DOMENICO FERRARI CESENA
    Ci sono cose del passato che anche gli amanti della storia e della memoria rivedono, quando si ripresentano, con disagio se non con noia o, talvolta, disgusto. Un esempio chiarissimo di queste mentalità è quello del cosiddetto "modello di sviluppo" del mondo, dell'Europa, dell'Italia, e addirittura del territorio piacentino.Il modello tardo ottocentesco che riduceva tutti i molteplici tipi di sviluppo a quello economico, considerato come l'unico vero fattore della felicità degli individui e dei popoli, ha tenuto banco per molto del Novecento, con effetti "misti" (a essere molto benevoli), non certamente soltanto positivi, visto come è ridotto il mondo nel 2011. Quel modello è ancora vivo e vegeto tra noi piacentini, nonostante tutte le discussioni e le proposte che caratterizzano la direzione che sembra avere ormai definitivamente preso la nostra civiltà: quella del rallentamento, del ritorno alla saggezza, del ripudio del PIL come unico dio, del contenimento del consumismo e degli sprechi di risorse, della confutazione dell'equazione qualitàdellavita = soldi, della rivalutazione della natura, e così via.Questo esiziale modello, che ci ha dato un po' di cosiddetto "benessere" (come avrebbero peraltro fatto, e meglio, anche altri modelli di sviluppo) chiedendoci in cambio l'anima, si annida ancora nei PSC (piani di sviluppo comunali) che i Comuni della provincia di Piacenza, per limitarci al caso locale, stanno approvando uno dopo l'altro: i piani finora presentati prevedono quantità di nuove costruzioni assolutamente stravaganti, capaci di ospitare abitanti e attività industriali o commerciali in quantità esorbitanti rispetto alle modestissime crescite attese, e in presenza di grandi numeri di costruzioni consimili già esistenti ma disperatamente vuote.Come spiegare questi "sviluppi" futuri se non come progetti speculativi di privati, con la complicità di alcuni amministratori, che non sanno dire di no ai loro amici, parenti, o semplicemente concittadini, progetti non basati su un'effettiva domanda proveniente dal mercato? Purtroppo, i costi di questi piani per la collettività (e per la posterità) sono immensi: basta pensare al consumo di suolo, un fenomeno macroscopico che ormai molti deprecano, ma solo a parole; e alle continue inondazioni, che anche in questi ultimi giorni hanno provocato danni molto gravi in numerosi luoghi della provincia e che qualcuno comincia timidamente ad attribuire alla causa vera ma finora mai citata o soltanto sussurrata: la cementificazione selvaggia.(...) Realizzare un'autostrada a tre corsie (sei complessive) da Castelsangiovanni a Fiorenzuola avrebbe un impatto devastante sulla fascia al piede delle colline piacentine. (…).Di contro nessun vantaggio ne avrebbe l'economia locale nel suo complesso, perché nessun nuovo posto di lavoro stabile verrebbe creato. L'unico vantaggio sarebbero i guadagni stratosferici delle aziende chiamate a costruirla.(...)

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  14. Rinnovo di nuovo l'invito: mettiamoci attorno ad un tavolo per ragionare insieme e fare delle ipotesi possibilmente unitarie da sottoporre al sindaco cercando di rispondere ad una semplice domanda:Come vorrei che fosse Sarmato del futuro?
    Sarebbe molto interessante un confronto. Non importa da che parte si sta.Aspetto adesioni attraverso il blog o altro.

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  15. Cari amici. Non posso fare a meno di non dire la mia opinione.
    Iniziamo a dire che io sono uno di quelli che vorrebbe promuovere l'oasi piuttosto che i capannoni e la tangenziale, anche per un semplice motivo: molti capannoni esistono già e hanno chiuso.
    E' comprensibile e dimostrabile che "fare da nuovo" rispetto che mettere a norma il vecchio può crere più buisness, ma senza andare lontano guardiamo anche San Nicolò con 2 esempi.
    Il primo: sicuramente chi va a Piacenza avrà notato un capannone nuovissimo fatto dalla Spett.le "Lidl" (chiedo scusa per la pubbicità occulta), a tutt'oggi abbandonato e in vendita.
    Il secondo: sempre a San Nicolò andando verso Piacenza, smantellamento e rimessa a norma di un vecchio supermercato "coop" con inserimento della "Eurospin".
    E' logico che in questi tempi tanta gente pensa al "soldo facile e subito", ma questo non mi sembra una valida scusa per abbattere del verde.
    E se salvando il verde si salva anche qualche animale ne gioverà sicuramente anche l'essere umano.
    Saluti.
    Emanuele Maffoni

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  16. San Nicolò,frazione allargata del Comune di Rottofreno è stata amministrata fino a poco tempo fa da un'amministrazione di Centro sinistra e come ben si vede dalla tua analisi si è prodotto una periferia di Piacenza fatta di capannoni e case,dove il Verde sia pubblico che privato che ha Sarmato questi se lo sognano.
    Bene,un esempio da prendere in considerazione per dire No a questo tipo di sviluppo.
    Ma qui stiamo parlando di un'Area che ha delle potenzialità estreme.Sarmato non ha bisogno di un'Oasi,specialmente di un'Oasi come la voleva la passata amministrazione.Sarmato ha bisogno di riconvertire la zona commerciale,di creare l'Apea e dare uno sviluppo economico al PAese Sarmato che manca da quindicianni or sono.
    Il sig.olivieri può far richiesta al Signor Sindaco di fare un'assemblea pubblica per parlare con i cittadini in maniera più approfondita sia di Ex Eridania,Apea che di questa tanto citata Oasi.La invito a far questa richiesta specificando che la gente desidera trasparenza e partecipazione,non un'altr presa in giro e perdita di denaro come Agenda XXI.
    Grazie,Paolo

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  17. Ehmm...forse è meglio che Rino non chieda nulla, visti gli esiti di ogni richiesta della Minoranza.
    Magari, sig. Paolo, potrebbe farlo Lei.
    Sabrina

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  18. Signor Paolo, Le posso assicurare che "Agenda 21" non è stata una presa in giro o uno sperpero di denaro. Le consiglio di informarsi meglio fermo restando che ognuno può pensarla come vuole. Questa è una regola che vale per me, per Lei e per tutti quelli che hanno delle idee. So per certo che c'è ne sono tantissimi.

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