Visualizzazione post con etichetta Compostaggio. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Compostaggio. Mostra tutti i post

giovedì 1 dicembre 2011

Ma a quanti interessa?

Nei giorni scorsi si sono svolte a Sarmato due assemblee pubbliche (fulgidi esempi di trasparenza e coinvolgimento) che hanno parzialmente informato i cittadini riguardo l'evoluzione di due delle più significative questioni del nostro paese: lo sviluppo dell'area ex zuccherificio e la riconversione dell'impianto di compostaggio.
L'area occupata dal vecchio zuccherificio Eridania è di circa un milione di metri quadrati, una porzione considerevole per il nostro territorio comunale, porzione ulteriormente ampliata dalle aree potenzialmente toccate dalla tangenziale di Castel San Giovanni.
L'impianto di compostaggio, quello vecchio e quello attuale, dal 1998 ha rappresentato motivo di profonda spaccatura tra i Sarmatesi, ha determinato la nascita del comitato ambientalista "Sarmato viva" e dell'associazione (sempre ambientalista) "Sarmato ambiente e sviluppo", è stato oggetto di pesantissime accuse (quale quella di provocare un significativo aumento di malati e morti per tumore a Sarmato) che sono state naturalmente riversate sulle Amministrazioni comunali Romanini-Torreggiani-Gallinari, le quali non avrebbero mai agito con determinazione per decretarne la chiusura definitiva (e che quindi sono state responsabili di malattie e mortalità).
Viste le premesse, io mi aspettavo di trovare l'intero paese alle due assemblee, pronto ad ascoltare, desideroso di capire, attento e sensibile al futuro di Sarmato, giustamente disponibile a combattere.
E invece? Non più di 30 persone all'incontro sull'Eridania e 15 persone contate (escludendo amministratori di maggioranza e tecnici) a quello sul compostaggio.
A pochi interessa sapere se la tangenziale di Castel San Giovanni passerà a Sarmato, se la via Emilia sarà riconvertita in un percorso commerciale, se la riqualificazione dell'area ex Eridania avverrà in tempi ragionevoli, se l'APEA diventerà il retroporto di Genova, se per semplici motivi politici i nostri amministratori rinunceranno a trarre il maggiore profitto economico-ambientale dalla ZPS, ecc ecc.
Ad ancora meno persone interessa sapere se l'impianto di compostaggio verrà completamente snaturato e trasformato in un impianto per la produzione di energia e se tale riconversione comporterà nel futuro un aumento del dimensionamento e/o una diversificazione della tipologia di rifuti conferiti.
Come sono cambiati i tempi rispetto a quando amministrava il centro-sinistra!
Ora tutto va bene. Neppure "Sarmato ambiente e sviluppo" e "Sarmato viva" si presentano; chi ha sempre tuonato contro compostaggio, impianti a biogas e centrali, chi ha denunciato i pericoli ambientali, la perdita di valore degli immobili e l'insostenibile presenza di cittadini stranieri a causa di uno sviluppo sbagliato e nocivo, ora resta a casa. Forse avrà già avuto tutte le rassicurazioni durante la riunione estiva del comitato paritetico...(quando la Minoranza era impossibilitata a partecipare).

mercoledì 4 agosto 2010

Sopralluogo: di chi?

Apprendiamo dai giornali che giovedì 5 agosto i rappresentanti delle amministrazioni provinciale e comunale, oltre ai tecnici di Arpa ed Ausl, effettueranno un sopralluogo presso l’impianto di compostaggio di Sarmato allo scopo di appurare le cause dei cattivi odori che da qualche tempo si sentono nelle zone limitrofe e di definire gli eventuali provvedimenti.
A prescindere dal fatto che visite ispettive e controlli all’attività sono sempre stati una costante, sia per il vecchio che per il nuovo stabilimento, l’iniziativa arriva a solo due mesi di distanza da un incontro pubblico che si era svolto a Sarmato agli inizi di giugno, durante il quale era emersa una valutazione sostanzialmente positiva sull’impianto di Berlasco. Il Sindaco e l’Assessore all’ambiente avevano evidenziato tutte le loro azioni tese a rendere ottimale il funzionamento, raccomandando ai cittadini di avere fiducia nei confronti delle istituzioni preposte ai controlli (che, ancora una volta, avevano sottolineato come i Sarmatesi non siano sottoposti a rischi ambientali superiori rispetto a quelli degli altri residenti della provincia e della Pianura Padana), dopo che per anni proprio le stesse Marazzi e Tanzi avevano aspramente condannato l’attività di compostaggio e sollevato sospetti circa il corretto operato di Arpa ed Ausl.
Dopo aver assistito a questo radicale cambio di prospettiva da parte dell’Amministrazione comunale in carica, rileviamo oggi una presa di posizione piuttosto dura dell’Assessore provinciale Allegri i cui toni, con i quali annuncia il prossimo sopralluogo, sono ben diversi rispetto a quelli usati a giugno dal Sindaco. Cosa è successo in questo breve lasso di tempo?
La prima novità che si può individuare è la paternità dell’iniziativa che, in base alle parole del vice sindaco di Sarmato, dovrebbe attribuirsi alla Lega, fedele ai propri impegni assunti in campagna elettorale. Sembra infatti che la visita all’impianto, più che un intervento richiesto dal Comune di Sarmato e quindi promosso da istituzioni (come avveniva nel passato, quando non c’era bisogno di scomodare i partiti per effettuare controlli al compostaggio), sia da intendersi come un atto di partito, forse anche come un’azione di propaganda con la quale si antepone un’appartenenza politica ad un ruolo istituzionale.
Ulteriore anomalia, che potrebbe confermare quanto sopra asserito, è rappresentata dal fatto che nell’iniziativa non è stato assolutamente coinvolto il Comitato paritetico per il monitoraggio dell’impianto di Berlasco, voluto dalla precedente Amministrazione e sancito attraverso un accordo con la ditta Maserati. Il Comitato, che comprende anche rappresentanti della Minoranza comunale, oltre che della Maggioranza, della ditta, di associazioni ambientaliste, Arpa ed Ausl, dovrebbe essere investito di ogni problema riguardante l’impianto di compostaggio e coinvolto nelle iniziative relative. In realtà, per volontà dell’attuale Amministrazione comunale (che addirittura per il caso in esame sembra aver delegato ad un partito una propria competenza), questo organismo viene progressivamente svuotato delle sue funzioni e potenzialità, ridotto a semplice ricettore di informazioni postume e tardive, senza alcuna possibilità propositiva ed operativa.
In conclusione, condividiamo e sosteniamo ogni azione che tutela l’ambiente e la salute delle persone, ma esprimiamo un interrogativo: poiché la battaglia contro l’impianto di compostaggio nel passato è stata un utile mezzo per ottenere consensi ed ha fatto soprattutto leva sui timori delle persone (le quali hanno poi sono stati ripagati con un vistoso cambiamento di atteggiamento da parte di chi aveva raggiunto l’obiettivo elettorale), dovremo ancora nel futuro subire un uso strumentale e propagandistico della questione?


Uniti per Sarmato

giovedì 10 giugno 2010

Assemblea pubblica: un anno di attività del compostaggio

Ringraziamo il Sindaco che, durante l’assemblea pubblica dedicata all’illustrazione dei risultati del primo anno di attività dell’impianto di compostaggio, ci ha voluto impartire una lezione di cittadinanza attiva, raccomandando in maniera accorata a tutti i Sarmatesi di collaborare nella risoluzione dei problemi del paese e, soprattutto, di avere fiducia nei confronti delle istituzioni, riferendosi in modo particolare ad Arpa e ad Azienda USL presenti in qualità di relatori all’incontro dedicato all’impianto di compostaggio di Sarmato.

Ma nello specifico, a chi era rivolto quel caldo invito?

I rappresentanti di “Uniti per Sarmato”, tanto quando erano in Maggioranza (amministrazioni Torreggiani e Gallinari) quanto ora che sono in Minoranza, hanno sempre avuto fiducia nelle istituzioni impegnate a verificare lo stato dell’ambiente e della salute del paese, istituzioni che, ancora ieri sera come negli ultimi 12 anni, hanno ribadito a chiare lettere che i cittadini di Sarmato non sono sottoposti a rischi ambientali superiori rispetto a quelli degli altri residenti della provincia e della Pianura Padana.

Un evidente cambio di prospettiva, che lascia sgomenta più di una persona in paese, viene invece manifestato dagli attuali amministratori i quali, quando sedevano sui banchi della Minoranza, non perdevano occasione per esprimere tutte le loro preoccupazioni e la loro contrarietà per il vecchio e per il nuovo impianto di compostaggio, sospettando che provocassero danni gravissimi alla salute, nonostante le indagini condotte da Arpa e Ausl.

L’Assessore Marazzi, membro dei due comitati ambientalisti di Sarmato, in veste di consigliere di Minoranza aveva ripetutamente invocato il fermo dell’impianto vecchio (possibile, a suo dire, attraverso un’ordinanza del Sindaco, responsabile della salute dei cittadini), aveva sempre contrastato l’avvio del nuovo e costantemente richiesto indagini ambientali, epidemiologiche e sanitarie, da estendere anche ai comuni limitrofi. Ora che è in Maggioranza, durante il Consiglio comunale respinge una mozione di “Uniti per Sarmato”, in cui si propone di coinvolgere anche tutti i comuni della bassa Val Tidone in una progettazione ambientale condivisa, e in assemblea pubblica si limita ad affermare, facendo eco al Sindaco, che si è trovata un impianto autorizzato da altri, segnalando che il suo impegno è quello di farlo funzionare nel migliore dei modi.

E no sig. Assessore! Se lei ha sempre condiviso con i comitati la preoccupazione circa possibili effetti nocivi di quell’attività sulla salute delle persone, manifestando aperta sfiducia nei confronti di Arpa ed Ausl, è suo dovere morale e legale prendere gli opportuni provvedimenti e condurre tutte le indagini necessarie ad appurare la verità o in alternativa, vista la palese e contraria opinione della Maggioranza di cui fa parte, non le resta altro che dimettersi.

Probabilmente non siamo noi della Minoranza ad aver bisogno di sermoni etici sulla coerenza e sulla responsabilità istituzionale.

Uniti per Sarmato

lunedì 5 aprile 2010

A proposito di silenzio

E dell'impianto di compostaggio che si dice? Nulla. Appena terminata la campagna elettorale è calato il silenzio sull'argomento che da almeno 10 anni ha scaldato gli animi dei Sarmatesi. Non passava mese che sui giornali non comparisse un intervento della Minoranza o una lettera di Sarmato viva e non trascorreva Consiglio Comunale senza che ci fosse interrogazione o un riferimento della consigliera Marazzi sulla questione compostaggio. Dal giugno 2009 tutto tace.
E' forse miracolosamente svanito il problema?
Eppure, durante l'estate scorsa, qualche esalazione maleodorante c'è stata; l'Amministrazione è intervenuta con comunicati ufficiali per spiegare alla cittadinanza di cosa si trattava, per comunicare quali provvedimenti fossero stati presi e, soprattutto, per rassicurare sulla non nocività degli odori? Io non ho sentito nè letto nulla.
L'Amministrazione attuale ha ereditato da noi un accordo con il proprietario dell'impianto che prevede la costituzione di un Comitato Paritetico avente anche il compito di definire le forme attraverso le quali pubblicizzare le informazioni sull'attività dell'impianto. Il comitato si è riunito 3 volte, ma di decisioni in merito non ne sono state assunte. Durante l'ultimo incontro, che si è svolto il 12 febbraio scorso, ho ricordato che a settembre si era proposta un'assemblea pubblica per illustrare ai Sarmatesi la situzione dell'impianto; il Sindaco, stizzito, ha bruscamente risposto che lo stavano organizzando con la proprietà. Ma chi lo stava organizzando? Quello è un compito del Comitato, di cui fanno parte anche la Minoranza, un rappresentante di un'associazione ambientalista, Arpa e Ausl! Invece la Maggioranza lo considera come prerogativa propria, da gestire in privato con l'azienda. E comunque, è trascorso quasi un mese, ma di quell'assemblea non si sa ancora nulla.
Altro compito del Comitato è quello di predisporre un progetto ambientale che la società Maserati deve finanziare. Quando in Consiglio Comunale abbiamo sollecitato la Maggioranza sul tema, l'Assessore Marazzi ha replicato dicendo di essere stata contattata, pochi giorni prima del Consiglio, dalla Maserati che aveva elaborato il progetto (anche in questo caso, gestione "privata" di una competenza del Comitato paritetico). Quando ne ho chiesto notizia durante la riunione del Comitato, il rappresentante della Maserati è rimasto piuttosto stupito (come se non ne sapesse nulla) ed il Sindaco, sempre più stizzito, ha segnalato che, proprio pochi giorni prima della riunione del Comitato, il Gruppo Alfa aveva proposto il progetto ambientale all'Assessore Marazzi. Quanti progetti...che però restano segretissimi e misteriosi (secondo me, anche per chi dovrebbe averli elaborati; secondo me, naturalmente, e so che posso sbagliare).
In tutto questo, però, una cosa estremamente positiva c'è: la scelta della precedente Amministrazione e della conferenza tecnica, che hanno valutato il progetto, di concedere un'autorizzazione temporanea di 12 mesi all'impianto, per verificare l'effettiva lavorazione, gli eventuali problemi e per adottare tutte le necessarie misure correttive, prima di riconoscere l'autorizzazione definitiva, è stata positivamente giudicata da tutti i membri del Comitato Paritetico, anche dal Sindaco e dal rappresentante di Sarmato viva (sentito con le mie orecchie!). Vuoi vedere che una una cosa giusta l'avevamo fatta?