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venerdì 29 luglio 2011

RISPOSTE INDIRETTE

Tante volte abbiamo interrogato l'Amministrazione riguardo i propri progetti, i propri intendimenti per la ZPS e altrettante volte non abbiamo ricevuto risposta. Frasi vaghe, divagazioni, solite accuse e critiche all'ex Maggioranza, ma di serio, credibile, convinto e convincente non abbiamo avuto niente, se non la più volte citata osservazione del Sindaco al PTCP (che chiedeva la riperimetrazione dell'area) e la ventilata/proposta tangenziale tra Castel San Giovanni e Sarmato che dovrebbe proprio passare nell'area ZPS.
Oggi, finalmente, indipendentemente dalla volontà dell'Amministrazione comunale, siamo venuti a conoscenza di un fatto che vogliamo condividere con tutti i lettori di questo blog.
La società proprietaria dell'ex zuccherificio ha avviato le pratiche per installare un ulteriore impianto di pannelli fotovoltaici di circa 990 kw nel campo contiguo alle vasche ZPS (per intenderci, in quella striscia di terreno posta tra il lungo vascone, lato Sarmato, ad il campo con pioppi).
Secondo voi, quali effetti potrà avere tale impianto sulla fauna che frequenta abitualmente la ZPS?

domenica 3 luglio 2011

Ancora la ZPS

Da informazioni assunte, crediamo di poter dire con certezza che il programma di interventi presentato nel Dicembre 2008 dalla Seci per ottenere finanziamenti destinati allo sviluppo dell'Area Produttiva Ecologicamente Attrezzata è rimasto inalterato. Tutti gli interventi descritti restano validi, anche quelli per la ZPS, quindi la società proprietaria dell'area ex zuccherificio non ha mai ufficialmente revocato la propria disponibilità a sostenere la creazione dell'oasi nelle vasche.
Anzi, c'è di più! La Provincia ha esplicitamente chiesto che, nell'ambito del programma ambientale per lo sviluppo dell'APEA, venga redatto un progetto di riqualificazione dell'oasi delle vasche classificate come ZPS. Anche la Provincia quindi è favorevole alla creazione di un'oasi.
Certo, per la proprietà sarebbe economicamente più conveniente "mettere a frutto" quella porzione di area in altra maniera, per questo motivo nel settembre 2009 ha presentato una osservazione al PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale) con la quale ha richiesto un ridimensionamento della perimetrazione della ZPS.
Alla luce di tutto questo e della già più volte citata osservazione al PTCP con la quale anche il sindaco Tanzi aveva richiesto la riperimetrazione della ZPS, definitivamente possiamo chiedere: L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI SARMATO INTENDE FARSI PROMOTRICE, SOSTENITRICE, CO-ATTUATRICE DELL'OASI AMBIENTALE O PREFERISCE RIDIMENSIONARE LA ZPS E LASCIARE SPAZIO A TANGENZIALE E CAPANNONI?
Sarà la volta buona per ottenere una risposta chiara, definitiva, esauriente?

giovedì 16 giugno 2011

Riflessione 3: leggere i documenti

“Se verranno stanziati i fondi di cui tanto si è parlato, non esiteremo a metterli a bilancio. Al momento, però, non c’è traccia di alcun impegno economico da parte della società Sacofin.”

Questa è la dichiarazione pronunciata dall’assessore Marazzi durante l’ultimo Consiglio comunale, e riportata da Libertà, in risposta ad un’interpellanza della Minoranza riguardo lo sviluppo dell’area ex Eridania con la quale si chiedeva, tra le altre cose

La società proprietaria dell’area conferma il suo impegno economico per la ZPS?

Alla pag. 43 del PROGRAMMA DI INVESTIMENTO PER ADESIONE AL POR 2007-2013, ASSE IV – ATTIVITA’ III.1.1, presentato nel dicembre 2008 alla Regione Emilia Romagna dalla società proprietaria dell’area ex zuccherificio per ottenere finanziamenti per lo sviluppo dell’APEA (Area Produttiva Ecologicamente Attrezzata), viene illustrato il programma di intervento 9, così denominato: valorizzazione ambientale area SIC-ZPS e realizzazione di aree a verde di mitigazione paesaggistico-ambientale.

Al termine della descrizione del programma viene riportato il

QUADRO ECONOMICO- FINANZIARIO E VOCI DI SPESA

Valorizzazione ambientale area SIC-ZPS


Voci di spesa

Importi

Realizzazione di interventi di valorizzazione ambientale area SIC-ZPS

1.202.000 euro

Spese tecniche per progetto, D.L. collaudi e sicurezza

108.180 euro

Totale importo

1.310.180 euro

IVA

262.036euro

TOTALE (IVA INCLUSA)

1.572.216 euro

La società proprietaria dell’area si era impegnata a finanziare la valorizzazione dalla ZPS con più di un milione e mezzo di euro!

L’assessore Marazzi, negli ormai due anni di mandato, non ha ancora avuto modo di leggere questa documentazione, visto che ignora l’impegno della proprietà?

mercoledì 8 dicembre 2010

Che si dice della "nostra" tangenziale?

UNITI PER SARMATO

- AL SIG. SINDACO, DOTT.SSA ANNA TANZI
- ALL’ASSESSORE ALL’URBANISTICA, MILENA BUZZI
- ALL’ASSESORE AI LAVORI PUBBLICI, CANZIO MARCHESI
- ALL’ASSESSORE ALL’AMBIENTE, ANGELA MARAZZI
COMUNE DI SARMATO

OGGETTO: interpellanza (Statuto comunale, art. 13 - Regolamento di funzionamento del Consiglio comunale, art. 54).
I sottoscritti, Sabrina Gallinari e Rino Olivieri, consiglieri del gruppo di Minoranza “Uniti per Sarmato”, interpellano le SS.VV. riguardo il progetto per la realizzazione di una tangenziale tra Castel San Giovanni e Sarmato.

• Premesso che, nel gennaio scorso, il gruppo consigliare di Minoranza aveva già interpellato le SS.VV. circa l’esito dell’incontro tra la giunta sarmatese e quella provinciale durante il quale il Sindaco Tanzi chiedeva alla Provincia di garantire una maggiore possibilità di sviluppo nell’area nord della proprietà ex eridania, ed esplicitava la volontà di realizzare una tangenziale che collegasse il casello autostradale di Castel San Giovanni con l’area dell’ex zuccherificio di Sarmato, innestandosi nell’area proprio nella porzione classificata come ZPS;
• Considerato che alla citata interpellanza il Sindaco rispondeva che non era stato né definito né progettato nulla in merito alla questione;
• Visto che con una certa insistenza si sentono voci riguardo un sempre più forte interesse manifestato dal Comune di Castel San Giovanni riguardo la tangenziale in oggetto;
• Poiché è stata ventilata l’ipotesi di un concorso di privati per la realizzazione della medesima

si chiede

1. se l’Amministrazione comunale di Sarmato condivide ancora l’interesse per la creazione di una tangenziale che colleghi il casello autostradale di Castel San Giovanni con l’area dell’ex zuccherificio, innestandosi nella porzione classificata come Zona di Protezione Speciale;
2. se corrisponde al vero che parte dei finanziamenti per il prolungamento della tangenziale di Castel San Giovanni potrebbe provenire proprio dall’area ex Eridania di Sarmato.

Sarmato, 21 novembre 2010

I consiglieri
Sabrina Gallinari
Rino Olivieri

martedì 15 giugno 2010

Progetto Oasi Sarmato: on-line l'intero studio

Cari amici del Blog,

a seguito di numerose richieste e di contraddittorie dichiarazioni sulla presenza o meno, nei cassetti del municipio, del progetto realizzato dal sottoscritto e da Massimo Casalini sulla riqualificazione delle vasche ex Eridania... ho deciso di pubblicarlo on-line rendendolo accessibile a tutti.

In questo modo tento di rispondere anche all'Assessore Marazzi che mi ha chiesto gentilmente la disponibilità per confrontarci su idee e proposte riguardanti i temi ambientali: in questo progetto c'è tutta l'idea di cui tanto si parla ma che forse pochi conoscono nei dettagli: un'idea nè di destra nè di sinistra, per cui tutti potremmo lavorare insieme.

Leggere il progetto è molto semplice, basta cliccare QUI

Vi si aprirà una pagina in cui è possibilile leggere (cliccando "open")oppure direttamente scaricare sul vostro pc(cliccando "download")l'intero lavoro.

Buona lettura, sopratutto agli Amministratori che non hanno avuto la possibilità, fino ad ora, di visionare il progetto.

Luigi

giovedì 10 giugno 2010

Riconoscimenti al lavoro dei giovani sarmatesi

Un paio di settimane fa si è svolta a Sarmato la tradizionale "Festa del salame" con un programma decisamente ricco e variegato.
Anche l'Amministrazione comunale ha organizzato qualche inizitiva nell'ambito della festa e, precisamente, ha offerto alla dott.ssa Sara Marazzi e al dott. Simone Maganuco l'opportunità di presentare pubblicamente i risultati e le prospettive del lavoro, svolto con le scuole, avviato attraverso il progetto "A caccia di Mammuth", che anche l'Amministrazione precedente aveva sostenuto.
Si tratta di una pregevole ricerca che vuole fare conoscere e valorizzare le risorse ambientali di un'area molto specifica del territorio sarmatese: la foce del Tidone. Molto importante è stata l'attività didattica con le scuole che ha consentito di far conoscere ai bambini del nostro paese quell'angolo naturale e di approcciarlo attraverso una prospettiva geologica e paleontologica grazie alle competenze e alla passione dei due giovani ricercatori sarmatesi Marazzi e Maganuco. L'auspicio è sicuramente che a questa fase di ricerca possa fare seguito un intervento pratico di valorizzazione di tale area.

Esiste però a Sarmato anche un altro studio, finanziato dalla precedente amministrazione, che individua un'area di alto valore ambientale e ne definisce le possibilità di sviluppo: la ricerca condotta dai dott.ri Luigi Torreggiani e Massimo Casalini sulla Zona di Protezione Speciale nelle vasche dell'ex zuccherificio.
Perchè l'Amministrazione comunale di Sarmato si ostina ad ignorarla?

Sabrina

martedì 2 marzo 2010

Ma riusciremo mai a sapere?

Durante lo scorso consiglio comunale (25 febbraio), l'Assessore all'ambiente, in risposta ad una sollecitazione di Claudio Castelli, ha detto che dell'oasi Zps "parleremo quando avremo la certezza dei finanziamenti". Bene, allora, cominciamo a parlarne seriamente. Nonostante il "dirottamento" dei fondi Cipe ad altre destinazioni, la "certezza dei finanziamenti" da qualche settimana dovrebbe esserci, a meno che qualche magia tenuta nascosta non sia intervenuta negli ultimi tempi. Cerchiamo di spiegare.
Nel dicembre 2008, con l'uscita del bando regionale, la Seci ha presentato un progetto per ottenere finanziamenti finalizzati alla creazione di un'Apea nella porzione di area tra la via Emilia e la ferrovia. Il progetto si componeva di 13 interventi che presentavano tutti gli investimenti necessari a dimostrare l'effettiva sostenibilità ambientale dei programmi; l'intervento n° 9, denominato "valorizzazione ambientale area SIC-ZPS e realizzazione di aree a verde e di mitigazione paesaggistico-ambientale", prevedeva un investimento di 1.572.216 euro proprio per la Zps. La proprietà dell'area quindi si impegnava a sostenere economicamente l'oasi ambientale nelle vasche a nord, nel caso in cui la Regione avesse finanziato l'Apea. E' evidente che la presenza di un'oasi di quel tipo, in prossimità dell'Apea, rappresenta un indubbio valore aggiunto e testimonia la volontà di promuovere uno sviluppo effettivamente sostenibile, compensando già in loco l'impatto delle attività produttive.
Ora sappiamo che la Regione ha finanziato la nostra Apea, cioè ha finanziato il progetto presentato da Seci, con circa 3,6 milioni di euro. Credo che nessuno, nè la società privata che riceverà il contributo, nè il Comune di Sarmato, possa recedere da una chiaro e concreto impegno contenuto nel documento approvato dalla Regione.
Cos'altro sappiamo? Riguardo le intenzioni e la volontà dell'Amministrazione, ben poco, neppure l'altra sera è stata data risposta alla mia precisa domanda: "ma quali sono i vostri intendimenti sulla Zps?". Conosciamo i contenuti dell'osservazione del Sindaco alla Provincia nella quale si sottolinea la discutibilità del valore ambientale e si chiede la riperimetrazione della Zps perchè, a causa della vastità dell'area, sarebbe necessario un investimento economico eccessivamente oneroso (e, guarda caso, la proprietà dell'area ex Eridania ha presentato una medesima osservazione, ma che bella "affinità elettiva" tra pubblico e privato!).
Di più non ci è dato sapere....
Non vorrei fare la cassandra di turno ma temo che, all'interno delle "affinità elettive" tra pubblico e privato, sia maturata anche qualche decisione non propizia alla Zps. Dovremo recitare un requiem aeternam?
Sabrina


mercoledì 17 febbraio 2010

Torneranno i finanziamenti per la ZPS?

Per riottenere i 180 milioni di euro, a suo tempo destinati dal CIPE al progetto "Valle del fiume Po" ed oggi non più disponibili, occorre unità d'intenti tra Regioni, Province ed altre istituzioni del bacino del Fiume. Questo quanto sostenuto dal Presidente della Provincia di Piacenza in una riunione che si è svolta presso la reggia di Colorno, in provincia di Parma, per definire un percorso che consenta di recuperare quei fondi che possono consentire di attuare le idee e i progetti. Dall'incontro è emerso che è fondamentale che tutte le istituzioni coinvolte, Regioni, Province, Comuni, collaborino fra loro, lasciando da parte ogni interesse corporativo o di altro genere.
Hanno risposto a questo invito il Sindaco di Rottofreno, Giulio Maserati, e quello di Monticelli d'Ongina, Sergio Montanari. Il Sindaco di Sarmato Anna Tanzi, almeno fino a questo momento, non ha manifestato alcun interesse. Questo silenzio cosa significa? Forse che per l'attuale Maggioranza la ZPS non è un obiettivo da perseguire?

Rino Olivieri

domenica 14 febbraio 2010

10 buoni motivi (di sinistra e di destra) per dire sì all'Oasi

  1. Salvaguardia della biodivesità: non solo nel 2010, anno internazionale della biodiversità, ma sempre, in linea con le politiche europee e globali, occorre puntare sulla salvaguardia della biodiversità, poichè da essa dipende il futuro di ognuno di noi. Un'Oasi a Sarmato, con le numerose specie rare e minacciate che già ospita, persegue questo obiettivo.
  2. Ambiente: la creazione di un'Oasi, attraverso la ricca e differenziata vegetazione presente, contribuirà a migliorare l'ambiente attraverso apporto di ossigeno e fissazione della CO2 atmosferica.
  3. Ecologia: la presenza di un'Oasi, in un contesto antropizzato ed agricolo come quello in questione, contribuirà a rappresentare un "nodo" importante della rete ecologica, essenziale per la possibilità di espansione e movimento delle specie.
  4. Salute: è ormai assodato a livello internazionale che la presenza di aree verdi nelle immediate vicinanze dei centri urbani aiuta i cittadini a vivere in una ambiente salubre e contribuisce ad una migliore condizione fisica e mentale.
  5. Educazione: l'educazione ambientale da anni è riconosciuta come essenziale per formare le giovani generazioni a nuovi stili di vita più rispettosi dell'uomo, della società e dell'ambiente. Attraverso l'Oasi le scuole, sarmatesi e non, potranno educare gli alunni alle scienze, alla natura, all'ambiente e all'ecologia, attraverso uscite didattiche.
  6. Ricreazione: i cittadini di Sarmato avranno la possibilità di godere di un'area verde in cui passare il tempo libero a contatto con la natura, praticando attività sane e interessanti come passeggiate, fotografia naturalistica, bird watching, ecc.
  7. Turismo, lavoro, indotto: attraverso le visite guidate e la necessaria manutenzione, l'Oasi potrà dare lavoro a giovani ed imprese del paese. Inoltre, l'afflusso turistico dell' Oasi potrà generare un indotto utile all'economia del paese con la creazione di attività di ristoro e accoglienza.
  8. Valore: un paese che ha nelle vicinanze del proprio centro storico un'area naturale di questo tipo può aumentare il valore complessivo dei propri immbili che diventeranno maggiormente appetibili per famiglie che vogliono vivere in un ambiente più sano e gradevole.
  9. Immagine: la presenza dell'Oasi gioverà all'immagine del territorio e dei suoi cittadini; Sarmato potrà diventare un esempio virtuoso utile per le altre amministrazioni che intendono seguire una nuova via di sviluppo.
  10. Green economy: le imprese sono e saranno assolutamente interessate ad un'area di questo tipo. Oggi più che mai la responsabilità ambientale delle aziende è diventata un elemento essenziale del maketing. Ci sono migliaia di imprese che pagano migliaia di euro per piantare alberi, in luoghi anche molto remoti, pur di dichiarare di aver azzerato o fortemente abbattuto le proprie emissioni. Le aziende sarmatesi, piacentine, ecc. possono qui, in un contesto trasparente e visibile, azzerare le emissioni di gas "clima-alteranti".
Sabrina

domenica 31 gennaio 2010

ZPS: dove sono finiti i finanziamenti?

Da alcuni giorni i quotidiani locali riportano una notizia funesta: i 180 milioni di euro che il Cipe aveva destinato, su fondi europei, al progetto strategico speciale"Valle del fiume Po" sono stati dirottati dal Governo verso altre oscure mete. Quali? Sicuramente al Sud, molto probabilmete una parte sarà destinata a risolvere una questione di rifiuti a Palermo.
Nonostante il progetto il progetto fosse stato ideato, elaborato e sostenuto da 4 Regioni, 13 Province e 490 Comuni, il Ministero dell'Ambiente ha giudicato non prioritari gli interventi per la sicurezza idraulica e per la valorizzazione delle terre lungo il Po, quindi ha posticipato il loro finanziamento.
Parte di quel fondo era destinato anche a Sarmato per il completamento della pista ciclabile lungo il Po (passerella sul Tidone e collegamento pista-paese) e, soprattutto, per il recupero ambientale delle vasche dell'ex zuccherificio, cioè per la creazione dell'oasi nella ZPS.
Chi dobbiamo ringraziare per tutto questo? Sicuramente il Presidente del Consiglio dei Ministri, on. Silvio Berlusconi che se n'è fregato della volontà espressa da tanti enti pubblici, ma anche il prof. Massimo Trespidi, Presidente della Provincia di Piacenza, che nonostante le rassicurazioni a Boiardi non si è certo speso per portare a Piacenza quei soldi e, infine, ringraziamo anche la prof.ssa Anna Tanzi, Sindaco di Sarmato, la quale senza raccontarlo in campagna elettorale aveva un progetto ben chiaro in mente per la ZPS, farla attraversare dalla tangenziale di Castel San Giovanni (attorno alla quale chissa cosa nascerà...)!
Forse abbiamo definitivamente perso la possibilità di avviare uno sviluppo diverso ed ecosostenibile del nostro paese.

Sabrina

lunedì 25 gennaio 2010

ZPS: opportunità o problema

Ecco un'altra sintesi di un intervento pubblicato da Rino su Libertà.
Qualche settimana fa "Uniti per Sarmato" ha organizzato un incontro pubblico dedicato alla proiezione del documentario "Nella terra del cavaliere", girato nelle vasche ex Eridania da Luigi Ziotti (LIPU). Alla serata erano invitati anche il Sindaco a l'Assessore all'Ambiente di Sarmato ma non si sono presentati.
Il filmato ha evidenziato come le vasche dell'ex zuccherificio, per le quali la precedente Amministrazione (noi) aveva ottenuto la classificazione come Zona di protezione Speciale, si sono trasformate in un habitat ideale per la sosta e la nidificazione di diverse specie di uccelli, ambiente che però richiede un urgente intervento per essere salvaguardato.
A Torrile (Pr) si è investito in modo cospicuo in un'area molto simile alla nostra ed è stata creata un'oasi LIPU conosciuta ben oltre i confini comunali, grazie alla pubblicità sui siti internet, e visitata ogni anno da diverse migliaia di persone. L'oasi di Torrile è il risultato di un investimento che ha prodotto non i soliti capannoni ma un'attività turistica con un indotto importante per l'economia del paese.
Anche la nostra ZPS, sulla quale Luigi Torreggiani e Massimo Casalini già lo scorso anno avevano ipotizzato un programma di recupero e valorizzazione, appare chiaramente un'opportunità per uno sviluppo di Sarmato nuovo e diverso, auspicato dalla precedente Amministrazione (sempre noi), da tanti Sarmatesi e invocato anche dalla precedente Minoranza, ora Maggioranza.
Al Sindaco e all'Assessore Marazzi si deve chiedere:
  1. l'esperienza di Torrile può essere un riferimento per Sarmato?
  2. che intenzioni ha l'attuale Maggioranza sulla ZPS?
  3. la creazione della nostra oasi non potrebbe essere finanziata con una quota derivante dalla compensazione per il compostaggio?
I fatti che conosciamo ci dicono però che il Sindaco Tanzi ha nettamente cambiato rotta rispetto a quanto sosteneva quando era in Minoranza, ha infatti chiesto alla Provincia un ridimensionamento (!) della ZPS, rischiando di perdere il finanziamento di 400mila euro previsto dal programma "Valle del fiume Po" e di mandare a rotoli un progetto davvero innovativo per Sarmato!