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giovedì 1 dicembre 2011

Ma a quanti interessa?

Nei giorni scorsi si sono svolte a Sarmato due assemblee pubbliche (fulgidi esempi di trasparenza e coinvolgimento) che hanno parzialmente informato i cittadini riguardo l'evoluzione di due delle più significative questioni del nostro paese: lo sviluppo dell'area ex zuccherificio e la riconversione dell'impianto di compostaggio.
L'area occupata dal vecchio zuccherificio Eridania è di circa un milione di metri quadrati, una porzione considerevole per il nostro territorio comunale, porzione ulteriormente ampliata dalle aree potenzialmente toccate dalla tangenziale di Castel San Giovanni.
L'impianto di compostaggio, quello vecchio e quello attuale, dal 1998 ha rappresentato motivo di profonda spaccatura tra i Sarmatesi, ha determinato la nascita del comitato ambientalista "Sarmato viva" e dell'associazione (sempre ambientalista) "Sarmato ambiente e sviluppo", è stato oggetto di pesantissime accuse (quale quella di provocare un significativo aumento di malati e morti per tumore a Sarmato) che sono state naturalmente riversate sulle Amministrazioni comunali Romanini-Torreggiani-Gallinari, le quali non avrebbero mai agito con determinazione per decretarne la chiusura definitiva (e che quindi sono state responsabili di malattie e mortalità).
Viste le premesse, io mi aspettavo di trovare l'intero paese alle due assemblee, pronto ad ascoltare, desideroso di capire, attento e sensibile al futuro di Sarmato, giustamente disponibile a combattere.
E invece? Non più di 30 persone all'incontro sull'Eridania e 15 persone contate (escludendo amministratori di maggioranza e tecnici) a quello sul compostaggio.
A pochi interessa sapere se la tangenziale di Castel San Giovanni passerà a Sarmato, se la via Emilia sarà riconvertita in un percorso commerciale, se la riqualificazione dell'area ex Eridania avverrà in tempi ragionevoli, se l'APEA diventerà il retroporto di Genova, se per semplici motivi politici i nostri amministratori rinunceranno a trarre il maggiore profitto economico-ambientale dalla ZPS, ecc ecc.
Ad ancora meno persone interessa sapere se l'impianto di compostaggio verrà completamente snaturato e trasformato in un impianto per la produzione di energia e se tale riconversione comporterà nel futuro un aumento del dimensionamento e/o una diversificazione della tipologia di rifuti conferiti.
Come sono cambiati i tempi rispetto a quando amministrava il centro-sinistra!
Ora tutto va bene. Neppure "Sarmato ambiente e sviluppo" e "Sarmato viva" si presentano; chi ha sempre tuonato contro compostaggio, impianti a biogas e centrali, chi ha denunciato i pericoli ambientali, la perdita di valore degli immobili e l'insostenibile presenza di cittadini stranieri a causa di uno sviluppo sbagliato e nocivo, ora resta a casa. Forse avrà già avuto tutte le rassicurazioni durante la riunione estiva del comitato paritetico...(quando la Minoranza era impossibilitata a partecipare).

mercoledì 26 ottobre 2011

"Ma cosa andate a dire sugli altri tavoli?"

Ecco le riflessioni e le informazioni che abbiamo condiviso ieri sera sul futuro di Sarmato.

Partendo con un’analisi del programma della nuova pianificazione urbanistica è emerso che:

  • il programma ignora completamente le esigenze formative, al di là della scuola dell’obbligo, e socio-sanitarie del territorio;
  • il programma è estremamente carente in merito alle valutazioni e alle forme di tutela ambientale: si limita a dichiarare l’adozione delle tutele previste dalla legge e dagli enti sovraordinati;
  • il programma non è particolarmente originale in quanto recupera idee e .progetti già definiti : riqualificazione del castello come luogo per attività culturali e spazi ricettivi;
  • il programma propone interventi di imbellettamento del panorama ed è contraddetto dagli interventi già in corso: la prevista mitigazione attraverso corridoi verdi si scontra con i programmi di creazione di una terza corsia dell’autostrada e, soprattutto, con la creazione del nuovo collegamento con il casello autostradale di Castel San Giovanni il cui tragitto rischierebbe di essere particolarmente invasivo (come attestato dai tracciati proposti dall’Amministrazione); la mitigazione, attraverso filari di alberi, è solo un maquiage. L’intervento sui punti critici della viabilità contrasta con quanto attualmente si sta realizzando sulla via Emilia; il nuovo accesso all’area piazzale e capannone in costruzione poteva essere sostituto con un accordo, tra la ditta interessata all’accesso e le altre che operano lungo via Sito Nuovo e via Colombo, per la riqualificazione dell’accesso già esistente;
  • il programma sembra far gravitare buona parte dello sviluppo sarmatese attorno all’area dell’ex zuccherificio senza esplicitare alcun contenuto relativo a quell’area: le nuove attività produttive potranno insediarsi solo nell’area dell’ex zuccherificio, anche le attuali attività presenti lungo la via Emilia dovranno trasferirsi in quel comparto e le strutture esistenti dovranno essere riconvertite in attività commerciali, per creare lungo la via Emilia un grande boulevard; la crescita demografica del comune dipende dallo sviluppo dell’area Eridania. Ma cosa si sta progettando per quell’area? O, meglio, cosa va a dire l’Amministrazione ai tavoli su cui si discute del futuro dell’area?

Sicuramente, da quanto si legge sui quotidiani, in 2 anni l’Amministrazione non è stata in grado di creare un tavolo di confronto con i comuni limitrofi per un progetto condiviso che rilevasse le esigenze della vallata e ne individuasse le risposte, altrimenti il sindaco di C.S. Giovanni non avrebbe assunto una posizione così forte contro le scelte di Sarmato.

Dai documenti che il Comune ha inviato alla Provincia si ricava invece che:

· il cronoprogramma concordato con la Regione prevede che entro la fine di ottobre 2011 Comune e Provincia firmino l’Accordo territoriale per lo sviluppo del polo ex Eridania;

· la bozza di questo Accordo definisce le destinazioni dell’area (APEA a nord via Emilia, 10mila metri di area commerciale a sud), la viabilità d’accesso (collegamento con casello di C.S. Giovanni e completamento della tangenziale di Piacenza con casello a Rottofreno), l’impegno della proprietà a creare sulla via Emilia una rotonda di collegamento tra le due porzioni, a finanziare il completamento della tangenziale di Piacenza e la valorizzazione della ZPS;

· il progetto di valorizzazione della ZPS prevede una spesa di 35mila euro;

· la proprietà dell’area propone un contributo perequativo (solo in funzione della destinazione commerciale, non per l’area produttiva) di 500mila euro da destinare a ZPS e completamento tangenziale;

· i tracciati di collegamento con il casello di Castello proposti dal Comune sono 3, l’ultimo dei quali confluisce (con una rotonda, ma perché una rotonda e non un semplice innesto?) sulla strada della Guidona, per poi arrivare fino a Molza, aggirare il Poggio ed uscire sulla via Emilia subito dopo l’area produttiva Ferrari-Taina;

· lo studio sull’impatto viabilistico derivante dai nuovi insediamenti nell’area dichiara che l’incremento dei veicoli è sostenibile dall’attuale viabilità, cioè non risulterebbe eccessivamente gravoso;

· lo studio relativo all’impatto dell’area commerciale dichiara che tale insediamento non danneggerà le attività commerciali già presenti nella zona.

Poiché tutti questi contenuti sono ancora oggetto di discussione, magari qualcosa cambierà. Finalmente, però, grazia a documentazione che abbiamo avuto dalla Provincia sappiamo quello che l’Amministrazione va a dire sugli “altri tavoli”.

venerdì 21 ottobre 2011

Perchè un'assemblea pubblica

L’assemblea di martedì 25 ottobre nasce da una serie di quesiti che da tempo stiamo cercando di porre, ai quali però nessuno ha ancora fornito risposta.

Una sopra tutte è la domanda: dove ci stanno portando?

In questa fase cruciale per la storia di Sarmato, quando si definisce il futuro almeno dei prossimi 30 anni, ci sentiamo come persone tenute bendate che sapranno dove verranno portate solo nel momento in cui arriveranno alla meta. E i conduttori sono i nostri amministratori che, a guisa di despoti illuminati del Settecento, si atteggiano a genitori che “operano per il popolo ma non attraverso il popolo”, mantenuto in condizioni di minorità.

Certo, abbiamo assistito ad una illustrazione, tanto sbrigativa quanto ritardata, del PSC ma non ci è stato dato modo e tempo di approfondire il significato, le ricadute, le conseguenze delle scelte amministrative. Ci viene negata la possibilità di leggere i verbali delle conferenze dei servizi per il PSC, in quanto nella richiesta non abbiamo indicato il numero di protocollo dei documenti (come se fosse tanto difficile intendere a quali conferenze e a quali verbali si faccia riferimento).

Silenzio tombale grava inoltre e soprattutto sulla partita in assoluto più significativa, la riqualificazione dell’area ex zuccherificio. “Della questione si parla su altri tavoli” ci hanno risposto lapidariamente sindaco ed assessore e, ovviamente, i nostri rappresentanti si guardano bene dal far sapere ai sarmatesi cosa vadano a dire su questi altri tavoli. Tutto ciò è anche dimostrato chiaramente dall’esiguo spazio dedicato allo sviluppo dell’ex Eridania nel Documento preliminare del PSC; sembra che quella porzione del territorio sarmatese non sia “affare” dei Sarmatesi.

Alla luce dei pochissimi dati certi che possediamo, letti appunto nel Documento preliminare del PSC, vogliamo quindi interrogarci su cosa succederà a Sarmato, attraverso una riflessione critica sui dati stessi.

Come è possibile mitigare l’impatto delle arterie viabilistiche dal momento in cui si ipotizza la creazione di un’ulteriore corsia autostradale e di un collegamento con il casello autostradale di Castel san Giovanni? E se la mitigazione prevede la trasformazione della via Emilia in un boulevard con la concomitante riconversione delle aziende lungo la via Emilia in attività commerciali, il traffico aumenterà o diminuirà?

Poiché si prevedono scenari di intenso aumento demografico, fino a raggiungere i 4680 abitanti nel 2025 (oggi siamo poco meno di 3000), sappiamo quale sarà la tipologia di nuovi residenti? E da cosa saranno attratti verso Sarmato? Da quale zona proverranno? Ci si è chiesti se, oltre a quelli del paese, i servizi della Val Tidone potranno supportare tale incremento?

Considerato che il PSC mette in relazione aumento demografico ed insediamenti economici nell’area ex zuccherificio, quali tipi di attività si andranno ad insediare tali da esercitare una così forte attrattiva residenziale? E’ sufficiente parlare genericamente di attività produttive, o è necessario specificare quali, quante ed entro quali tempi?

L’accessibilità a tale area è stata concordata con i comuni limitrofi e gli enti sovraordinati? Quali percorsi sono stati individuati? Da chi saranno finanziati? Quali sono i tempi previsti? A che punto è l’accordo territoriale Comune-Provincia che, se non sottoscritto entro il 30 ottobre 2011, potrebbe determinare una riduzione dei contributi regionale per l’APEA?

In conclusione lamentiamo un difetto di metodo, sia interno (silenzio con i cittadini riguardo temi di rilevanza vitale per il paese) che esterno (difficoltà a fare sistema con altre amministrazioni, per quanto tutte dello stesso colore politico), ed anche un difetto nei contenuti, che appaiono spesso superficiali e lacunosi.

Sabrina

giovedì 20 ottobre 2011

Il futuro

UNITI PER SARMATO

SARMATO CHE CI SARA’

…MA SE ENTRO IL 30 OTTOBRE 2011 IL COMUNE DI SARMATO DEVE FIRMARE L’ACCORDO TERRITORIALE PER L’ERIDANIA (PER NON PERDERE PARTE DEI CONTRIBUTI REGIONALI SULL’APEA), E’ POSSIBILE SAPERE PRIMA DELLA FIRMA QUALI SARANNO I CONTENUTI DI QUESTO ACCORDO?

…MA SE NEL 2025 SARMATO AVRA’ 4680 ABITANTI, CHI SARANNO QUESTI NUOVI CONCITTADINI? PERCHE’ SARANNO VENUTI AD ABITARE A SARMATO? ATTRAVERSO QUALI STRATEGIE SARANNO STATI INDOTTI A TRASFERIRSI DA NOI?

…MA SE LA VIA EMILIA DOVRA’ ESSERE RIQUALIFICATA E TRASFORMATA IN UN BOULEVARD COMMERCIALE, CHE FINE FARANNO LE AZIENDE PRODUTTRICI CHE ATTUALMENTE LAVORANO LUNGO LA STRADA? E QUALE SARA’ L’IMPATTO DEL TRAFFICO CHE SI DIRIGERA’ IN TUTTI QUESTI CENTRI COMMERCIALI?

…MA SE FOSSE NECESSARIO SVILUPPARE UN MIGLIORE COLLEGAMENTO CON IL CASELLO AUTOSTRADALE ESITENTE DI CASTEL SAN GIOVANNI, QUALE SARA’ IL TRAGITTO?

TUTTO CIO’ CHE L’AMMINISTRAZIONE CONOSCE SUL NOSTRO FUTURO, MA NON DICE

PARLIAMONE INSIEME

MARTEDI’ 25 OTTOBRE, ORE 21.00

PRESSO LA SALA CONSILIARE

martedì 17 maggio 2011

Cosa vorremmo?

Libertà del 6 Maggio 2011 riportava un intervento di Anna Tanzi Cuminetti dalla stessa pronunciato il 1° Maggio, in occasione della Festa del lavoro. La prof.ssa Tanzi tracciava una breve analisi della crisi economica attuale che ha radici internazionali ma si ripercuote anche nel nostro paese, a livello nazionale, provinciale e locale. Nell’intervento veniva citato il bollettino della Banca d’Italia: “la crescita in Italia è molto più lenta rispetto agli altri paesi dell’Euro; la produzione nazionale da noi è scesa del 18% mentre in Francia del 9% in Germania del 5%”. In riferimento a Sarmato si faceva notare che nel passato il ruolo dell’ex Eridania era stato significativo per l’economia locale, quindi con la chiusura dello stabilimento il paese si è trovato di fronte ad un grave problema di occupazione e di crisi alla quale il tessuto economico del paese non avrebbe saputo dare una pronta risposta. In questo quadro Anna Tanzi Cuminetti, Sindaco di Sarmato, si chiedeva come e dove stia andando Sarmato. Nel tentativo di individuare una risposta a tale quesito, come è suo solito il Sindaco ha attribuito precise responsabilità alle passate amministrazioni, colpevoli, secondo lei, di aver fatto perdere la propria indentità al paese. Tradotte in termini più brutali, le parole del Sindaco significavano che i Sarmatesi, negli anni scorsi, non hanno voluto sviluppo ma sottosviluppo. Non sarebbero state create relazioni con i Comuni confinanti e Sarmato si sarebbe isolato dal contesto socio-economico della Val Tidone e Val Luretta, nel quale sono state stimolate diverse trasformazioni orientate verso i servizi e l’artigianato. Pertanto, la ricetta per far uscire dalla crisi Sarmato, per trovare idee e risorse è quella, secondo il Sindaco, di stabilire relazioni con altri paesi. Con la presente, vorrei innanzitutto segnalare che le passate amministrazioni di centro sinistra, soprattutto con il compianto Sindaco Mauro Torreggiani, si sono adoperate e sono riuscite ad avere stretti rapporti con i Comuni limitrofi tanto che Sarmato è stato uno dei principali promotori per la costituzione dell’Associazione Intercomunale fra i Comuni di Sarmato, C.S.Giovanni, Ziano, Borgonovo e, successivamente, Rottofreno, poi naufragata miseramente per colpa dei Comuni più consistenti.

Tuttavia il Sindaco, insieme alla domanda “dove va Sarmato?”, avrebbe dovuto anche chiedersi come vorrebbe o dovrebbe essere Sarmato. Visto che la prof.ssa Tanzi è membro dell’Accademia Nazionale di Economia Aziendale, considerato che Sarmato non è un paese povero in quanto il suo reddito pro-capite medio è di 22.000 euro, il Sindaco non dovrebbe avere problemi a delineare un quadro complessivo di come vorrebbe fosse il paese che amministra. Lo vorrebbe così com’è? Oppure come un grosso paesone? Vorrebbe a Sarmato un grosso centro produttivo e quindi immagina un paese dove si lavora tanto per andare però a vivere a vivere in altri Comuni? Vorrebbe un paese dove la superficie occupata dai capannoni è maggiore di quella occupata dalle abitazioni, dando quindi la possibilità a chicchessia di costruire dove meglio crede? Intende trasformare l’area ex Eridania in un grosso centro della logistica cancellando la ZPS per collegarla all’area di C.S. Giovanni?

Io penso che Sarmato dovrebbe avere uno sviluppo tale da non stravolgere la sua fisionomia che fa parte della sua storia. Sarmato dovrebbe puntare soprattutto ad uno sviluppo con tecnologie possibilmente avanzate, che forniscono occupazione non solo nel settore della manodopera o impiegatizio ma soprattutto a laureati. Sarmato dovrebbe essere sede di un centro di ricerca per l’impiego del compost in agricoltura. E’ profondamente sbagliato costruire infrastrutture oltre la ferrovia. A Sarmato si dovrebbe attivare quanto prima la ZPS (zona di protezione speciale) partendo dal coinvolgimento di associazioni di volontariato ma soprattutto di giovani. A Sarmato si dovrebbe assegnare ai giovani almeno l’1% delle risorse del bilancio per attività individuate e gestite dai giovani. A Sarmato, prima di programmare nuove lottizzazioni, che preludono alla costruzione di case nuove, si dovrebbe incentivare il recupero di tutti i vani vuoti e fatiscenti esistenti nel paese. A Sarmato dovrebbe cessare il servizio quotidiano di raccolta dei rifiuti effettuato da dipendenti comunali ed integrativo rispetto a quello di Enia, perchè danneggia la raccolta differenziata e dà un cattivo esempio. A Sarmato gli anziani devono avere il loro spazio adeguato alle proprie attività. A Sarmato occorre pensare ad un nuovo polo scolastico unificando tutte le scuole presenti nel territorio comunale. Queste sono alcune delle cose importanti e sono convinto che su questi temi si possa tornare a fare politica con la “P” maiuscola.

Rino Olivieri

giovedì 5 maggio 2011

Pareri pareri pareri...

Sarmatesi, lo sapete che questa sera siamo tutti invitati ad esprimere i pareri? Mi raccomando, prepariamoci!
E non chiedetemi pareri su cosa, perchè anch'io non ne so niente.
Lunedì mattina è stata recapitata a casa mia una convocazione per una riunione delle Commissioni Consiliari congiunte per discutere il seguente ordine del giorno: "SITUAZIONE ATTUALE E FUTURA. DECISIONI AMMINISTRATIVE. PARERI"
Boh...poichè la notizia del giorno di lunedì era l'uccisione di Bin Laden, presa dall'entusiasmo ho innanzitutto pensato che il Consiglio comunale di Sarmato volesse discutere del futuro del mondo dopo l'era del terrorista che tanto male ha fatto all'umanità.
Scartata subito questa ipotesi, ho ristretto il campo al nostro territorio comunale e mi sono chiesta di quale aspetto si volesse discutere giovedì 5 maggio, alle ore 21.00: area ex zuccherificio, impianto di compostaggio, servizi sociali, ambiente, lavori pubblici, regolamenti, pianificazione urbanistica...o di tutto un po'...?
Vuoi vedere che la riunione di questa sera vuol essere un maldestro tentativo per assecondare (senza ammetterlo) le innumerevoli richieste della Minoranza di conoscere e discutere i programmi dell'Amministrazione? BENISSIMO, FINALMENTE!
Nei giorni successivi ho quindi atteso fiduciosa che mi venisse fornita documentazione per avere la possibilità di approfondire i contenuti della serata e potermi presentare con una preparazione adeguata a fornire PARERI fondati, circoscritti, pertinenti. Invece...nulla.
Mah...se questo è un inizio, diciamo che è un inizio piuttosto sgangherato, comunque meglio di niente; il pressing della Minoranza forse a qualcosa è servito (anche se, ripeto, non lo ammetteranno mai).
Vedrmo cosa ci riseverà la serata.
Sabrina


venerdì 15 aprile 2011

Sogno di una notte di mezza primavera...

Sarà la primavera, sarà una congiuntura astrale propizia, ma anch’io ho fatto un sogno.

Le protagoniste erano due signore, che sovrastavano e fissavano con aria compiaciuta un mappamondo raffigurante la sola cartina di Sarmato. C’erano altri personaggi di contorno non ben identificati, le cui figure risultavano offuscate da una leggera cortina di fumo.

Ciò che nitidamente appariva era una porzione del territorio sarmatese, evidenziata con tanti bei colori intensi; si trattava dell’area dell’ex zuccherificio, quella che si estende e distende tra l’autostrada a nord e la centrale Edison a sud (circa 800.000 metri quadrati).

Accidenti che intrico di linee, di rettangolini e di rettangoloni, da cima a fondo!

Un bell’outlet (per la gioia delle amanti dello shopping fashion a costi contenuti) a sud, corredato dei dovuti parcheggi lastricati a losanghe con il buco in mezzo (come quelli del Mercatone), perché bisogna evitare un’eccessiva impermeabilizzazione del suolo.

Tanti parallelepipedi di varie ma imponenti dimensioni nella zona centrale e in quella a nord, la maggior parte forniti di comodissimi portelloni, ai quali i mezzi di trasporto si possono accostare attraverso una semplice manovra in retromarcia, per agevolare il carico e lo scarico delle merci. Naturalmente, sui tetti dei parallelepipedi non c’è traccia di pannelli fotovoltaici, quelli sono già stati collocati a terra.

Un’ampia arteria stradale a sei corsie che si diparte dal lontano casello autostradale di Castel San Giovanni, attraversa tutto il raddoppiato polo logistico castellano, quello sarmatese, per sbucare poi sulla via Emilia in località Coste.

Ma cos’è quella macchiolina marrone-verdognola? A sì, la vasca di laminazione, l’acquitrino dove nuotano allegre tante ranocchie, quello che vediamo anche al polo logistico di Castel San Giovanni e che serve per raccogliere l’acqua piovana da riutilizzare, perché, non dobbiamo dimenticarlo, siamo in un’Area Produttiva Ecologicamente Attrezzata ed il riuso dell’acqua è un diktat ambientalista.

Di fronte a tale magnificenza, ricordo di aver avuto solo la forza di mormorare nel sogno: “E la ZPS? E i centri di ricerca? E le aziende che tutti vorremmo nel nostro paese? E chi paga questa immensa bretella?” Ma, mentre le due signore cercavano, bonarie, di rispondermi, rassicurandomi di avere concordato tutto con la Giunta, con gli imprenditori tanto generosi da finanziare la tangenziale castellana (per la quale naturalmente si era dovuta sacrificare la ZPS), di aver già nel cassetto la convenzione firmata dal Responsabile (naturalmente per responsabilizzare la struttura interna), per la quale non serviva più neppure una delibera di Consiglio comunale, mi sono svegliato di soprassalto, madido di sudore.

Per fortuna, era solo un sogno e, si sa, i sogni si avverano al contrario, quindi credo di poter stare tranquillo…speriamo!

Rino Olivieri

sabato 22 gennaio 2011

Sarmato domani

Nella vita capita una sola volta l'occasione di poter prendere in mano la programmazione generale di un territorio comunale per progettarne complessivamente i futuri 15/20 anni, ma è altrettanto rara la possibilità, per un paese come Sarmato, di dover/poter riqualificare un'area come quella dell'ex zuccherificio. L'Amministrazione attualmente in carica a Sarmato si è proposta alle elezioni proprio per occuparsi di quei due temi ed ha ricevuto dai cittadini l'onore e la responsabilità di farlo.
I Sarmatesi 19 mesi fa hanno chiesto al gruppo diretto dalla sig.ra Anna Tanzi di essere protagonista di un momento cruciale per la storia del paese, di essere protagonista dello sviluppo.
Da quanto abbiamo visto fino ad ora, purtroppo, la nostra Amministrazione non vuole o non è in grado di assolvere il compito attribuitole.
L'attività amministrativa è impastoiata in micro progetti o iniziative volti più a distruggere che a costruire, viziati da spirito di vendetta e ripicca; il silenzio e l'opacità coprono le questioni veramente rilevanti; i silenzi, la remissività, la subordinazione al volere dei pochi capi regnano tra i consiglieri.
Ci sono voluti 18 mesi solo per sostiture i vecchi professionisti che avevano avviato la redazione del PSC con nuovi che, naturalmente, devono imparare a conoscere da zero il nostro territorio. In quanto a idee degli amministratori, però, non si è ancora sentito niente.
Sugli sviluppi dell'area zuccherificio, sugli accordi con la proprietà, sul tipo di attività che si vorrebbero attirare, sugli interessi per la ZPS sulle possibili compensazioni economiche, nulla è dato sapere.
Anche il bilancio partecipativo...chi l'ha visto?
Proprio su queste basi, stimolato anche dai dibattiti comparsi su questo blog, il gruppo consigliare di Minoranza "Uniti per Sarmato" ha deciso di cominciare a parlare pubblicamente e concretamente del futuro di Sarmato. E di farlo insieme a tutte le persone che desiderano partecipare, contribuire, approfondire, capire e proporre.
L'assemblea di ieri sera ha dato il via al percorso per la definizione di ciò che Sarmato può e vuole diventare.

Il primo incontro è servito per far incontrare le persone, per "mettere sul tavolo" riflessioni varie, spunti, stimoli, malumori e speranze senza alcun ordine definito.
Cosa è emerso? Che molte persone sono insoddisfatte di quel che non si sta facendo in paese, della latitanza degli amministratori su temi importanti, della manifesta volontà di distruggere il passato, del costante alibi utilizzato dall'Amministrazione per giustificare le lentezze.
E' però apparsa chiaramente anche la disponibilità a "sognare" il futuro di Sarmato puntando in alto, è stata dichiarata l'importanza di tenere conto delle concrete condizioni finanziarie dei comuni e, al contempo, di avviare contatti con soggetti che possono portare le risorse per lo sviluppo del paese, si è auspicato il coinvolgimento di menti fresche, giovani, propositive e senza pregiudizi per un lavoro finalizzato al bene del paese, che superi che divisioni, le fratture ed i particolarismi.
Ma quali temi sembrano essere più significativi per i cittadini intervenuti?
L'ambiente, le destinazioni dell'area Eridania e le sue ricadute urbanistiche sul paese (servizi, viabilità, residenzialità), l'occupazione giovanile, i servizi alla persona.
La proposta conclusiva è stata quella di coinvolgere il maggior numero possibile di persone che vogliano approfondire in maniera distinta ciascuno di questi ambiti per capire meglio le condizioni del paese, le potenzialità e per individuare qualche progetto da proporre.
A questo punto, rivolgiamo quindi un appello a tutte le "persone di buona volontà" perchè nei prossimi appuntamenti, a carattere seminariale, si dovranno sviscerare argomenti specifici, senza più lagnanze per il presente, ma solo con gli occhi e la mente rivolti al futuro.
Forza, allora. Chi si occupa del tema ambiente? Chi dei servizi alla persona? Chi del possibile sviluppo dell'ex zuccherificio? Naturalmente, un po' di impegno e di tempo saranno richiesti per questo lavoro, ma ne varrà assolutamente la pena!
Aspettiamo proposte ed "iscrizioni" perchè si parte.....e meno siamo, peggio facciamo.
Sabrina

lunedì 17 gennaio 2011

ASSEMBLEA

UNITI PER SARMATO

ORGANIZZA


DA SARMATO OGGI A SARMATO DOMANI

ASSEMBLEA PUBBLICA PER DISCUTERE DEL FUTURO DEL NOSTRO PAESE ED INIZIARE A PROGETTARLO TUTTI INSIEME

VENERDI' 21 GENNAIO, ORE 21.00
SALA CONSIGLIARE

SONO INVITATI TUTTI I SARMATESI

mercoledì 17 novembre 2010

Ieri, sì. Ma oggi e domani?

Le ultime discussioni aperte mi inducono ad una constatazione: l’attenzione della maggior parte delle persone che, a vario titolo, partecipano a questo blog è prevalentemente rivolta al passato e trascura palesemente il presente e, soprattutto, il futuro.
Si torna frequentemente sulle scelte, sulle opere, soprattutto sugli errori, della precedente Amministrazione alla quale si chiede conto di ciò che ha fatto, si rimproverano atteggiamenti, si criticano programmi e progetti.
E’ quanto mai evidente che di errori ne sono stati fatti, altrimenti non saremmo passati dal 61% di consensi al 49% e non saremmo seduti sui banchi della Minoranza. Abbiamo una buona consapevolezza di quali sono i comportamenti, i provvedimenti, le iniziative, i fatti che hanno deluso i Sarmatesi e li hanno indotti a votare per altre persone (un po’ a scatola chiusa, direi). Inoltre, ci rendiamo conto che ormai a nessuno più interessa ascoltare le motivazioni (non dico giustificazioni, ma motivazioni), gli obiettivi, gli intenti che hanno guidato le nostre scelte perché si considera importante il risultato, non l’intenzione di un’azione. Sappiamo anche benissimo che ogni presente affonda le proprie radici nel passato e che, nel bene e nel male, ciò che è stato non si può né si deve cancellare.
Ma…pragmaticamente parlando (e utilizzando una citazione cara a Lorenzo):a chi giova?
Alla Minoranza? No, in quanto l’analisi accurata delle motivazioni della sconfitta è stata effettuata meticolosamente nei primi mesi successivi alle elezioni e tanto i nostri elettori quanto i nostri ex elettori ci hanno proficuamente aiutati a prendere coscienza degli errori, delle leggerezze, delle trascuratezze di cui ci siamo “macchiati”.
Al paese? Neppure, perché Sarmato non ha bisogno di restare legato ad un passato che nel bene e nel male non si può modificare, quindi non beneficia di un puro esercizio teorico di critica o di esaltazione di ciò che è stato!
All’attuale Amministrazione? Certo! Quando l’attenzione delle persone viene distolta da quanto si sta facendo ora in paese, ogni azione attuale passa sotto silenzio, quelle benefiche, ma, soprattutto, quelle negative per il paese e si impedisce così, a chi vorrebbe intervenire per tempo ad arginare i problemi, di farlo. L’abbiamo intesa chiaramente la prassi applicata: i provvedimenti più pesanti vengono adottati ad inizio mandato, così le persone hanno il tempo per dimenticare. Se poi, riusciamo anche a distrarre tutti riportando costantemente all’attualità il passato, ancora meglio.
Poiché non è intenzione di “Uniti per Sarmato” contribuire a questa strategia, pongo qui alcuni interrogativi sul presente e sul futuro del nostro paese:
1. cosa ne pensano i Sarmatesi riguardo le politiche per la famiglia attuate da questa Amministrazione?
2. cosa ne pensano i Sarmatesi della chiusura del Centro anziani, delle modalità e delle motivazioni utilizzate?
3. cosa ne pensano i Sarmatesi dell’inerzia e/o del silenzio di questa Amministrazione riguardo la nuova pianificazione urbanistica (PSC)?
4. i Sarmatesi sono interessati a partecipare e a contribuire ad un tavolo, indipendente da qualsiasi schieramento partitico, promosso da “Uniti per Sarmato” che si occupi del futuro sviluppo urbanistico, economico e sociale del paese?
Fateci sapere, perché noi siamo pronti a partire!!!

Sabrina

mercoledì 21 aprile 2010

Parliamo di futuro: cosa manca a Sarmato per i giovani?

C’è chi potrebbe rispondere “nulla” (probabilmente i non più giovani) e chi già risponde “tutto” (i giovani): entrambe le risposte hanno fondamenti di verità.
Sarmato è un piccolo paese e se da un lato non può permettersi grandi investimenti sulle politiche giovanili, dall’altro potrebbe tentare di massimizzare le poche risorse disponibili a favore dei “Cittadini di domani”.
Belle parole, ma come fare?

La precedente Amministrazione, seppur con forse troppa timidezza, aveva iniziato una serie di iniziative lodevoli.
Ricordo solamente l’appoggio organizzativo e finanziario al Sun Rock Festival (che oggi è uno dei Festival Rock più apprezzati in provincia), la Borsa di Studio sulle Vasche ex Eridania, le serate culturali con Nicola Pionetti e Nicola Maffi, la mostra sulla preistoria...

Appoggio ai giovani, alle loro idee, alle loro capacità, senza distinzioni politiche, senza timidezza: questo prima di tutto. Su questo Blog si è dibattuto sulla valorizzazione dei giovani laureati, secondo me molto utile per il Comune e i Cittadini in generale, ma si dovrebbe fare una politica di valorizzazione di tutti i giovani.
L’altra sera (era notte in verità) chiacchierando al Bar ho trovato un gruppo di ragazzi appassionatissimi di pesca, che vorrebbero organizzarsi in un’Associazione e gestire volontariamente una parte della futura Oasi naturalistica, o un laghetto artificiale del Comune... un piccolo esempio che dimostra che i giovani non sono come spesso vengono dipinti: hanno idee spesso timide, che rimangono al Bar, ma vere, utili, realizzabili, concrete. Gli amministratori devono saperli ascoltare e valorizzare, anche per un semplicissimo conto elettorale: chi li giudicherà in futuro?
A Sarmato ci sono ragazzi appassionati di cinema, di fotografia, di natura, di motori, di decine di ambiti diversi: bisognerebbe trovare il modo di ascoltarli e renderli protagonisti.

Proprio questo a mio parere manca a Sarmato per i giovani: la possibilità di sentirsi protagonisti.

Da qui arrivo alla proposta.
Se il bilancio partecipativo sarà davvero organizzato secondo le regole classiche di questo metodo, propongo all’attuale Amministrazione di creare un gruppo di discussione formato dai giovani di Sarmato, che abbia una modalità di discussione “giovane”, ovvero utilizzando internet e aprendo un Forum on-line sul sito del Comune fatto di proposte, apolitico, che serva per ascoltare...
Se una parte del bilancio, anche il 2%, fosse dedicata ai giovani e aperta alle loro proposte, in tanti si farebbero vivi per discuterle e poterle realizzare.

Io, personalmente, mi farei vivo proponendo il premio per i laureati, la creazione di un gruppo di educazione ambientale collegato alla ZPS, maggiori risorse all’unico Festival capace di riempire Sarmato di gente da tutto il Nord Italia (Sun Rock Festival), creazione di una sala prove per i giovani musicisti, costruzione di un cinema-teatro, accordo con le imprese per stage dedicati a chi si affaccia al mondo del lavoro, accordo con la Parrocchia per valorizzare ed intensificare le attività dell’Oratorio, corsi gratuiti “dai cittadini per i cittadini” ...

Io valgo 1. Pensate a quanto uscirebbe dall’ascolto di tutti!

Luigi