Finalmente ce l'abbiamo fatta, finalmente abbiamo snidato il Sindaco, finalmente domani sera sapremo "cosa vanno a dire sugli altri tavoli" in merito all'area ex zuccherificio! Il Sindaco ce lo concede e lo concede a tutti i Sarmatesi! Le nostre reiterate richieste hanno dato frutti.
Alle 20.30 sono convocate tutte le commissioni consiliari in seduta aperta al pubblico per discutere la bozza di Accordo territoriale che determina lo sviluppo del comparto sarmatese.
L'Accordo territoriale è lo strumento previsto dalla Legge Regionale 20/2000 volto a disciplinare i Poli Produttivi a carattere sovracomunale ed i Poli Funzionali, cioè quegli insediamenti che per caratteristiche dimensionali e strutturali (grandi funzioni urbane e servizi caratterizzati da grande attrattività, come funzioni e servizi alla cultura, all'istruzione specialistica e universitaria, alla ricerca, al commercio, alla logistica, allo sport, al divertimento e allo spettacolo) hanno effetti incidenti ben al di là dei confini comunali.
Domani sera sarà pubblicamente illustrata la bozza e, visto il carattere non definitivo di qualsiasi bozza, vista l'impostazione della riunione (aperta alla partecipazione attiva del pubblico), OVVIAMENTE ciò che emergerà dagli interventi di consiglieri e di cittadini sarà tenuto in debito conto e diverrà parte integrante del testo definitivo dell'Accordo.
E' arrivata la vera trasparenza, la vera democrazia partecipata su uno dei temi cruciali per il paese!
Ma...un momento... Da quanto tempo questa bozza è in elaborazione? Ufficialmente almeno dal giugno scorso. Chi ha concorso alla definizione dei suoi contenuti? Ovviamente gli enti che la sottoscrivono, quindi Provincia di Piacenza e Comune di Sarmato; però, secondo quanto prevede la legge, sono stati sentiti anche gli altri Comuni dell'ambito (e i tuoni e fulmini di qualche nostro vicino li abbiamo uditi distintamente); infine, la società proprietaria dell'area avrà espresso la propria posizione e condiviso i contenuti che domani verranno illustrati (non si pianifica una proprietà privata di tale portata in contrasto con il proprietario). Se dopo tanti mesi di lavoro, dopo tanti confronti più o meno accalorati, si decide di rendere pubblici i contenuti di un atto così impegnativo, non può che significare che almeno tutti i soggetti citati sopra hanno trovato "la quadra", cioè hanno dato l'assenso all'Accordo.
E noi cittadini sarmatesi dovremmo illuderci di poter incidere sull'equilibrio faticosamente raggiunto tra soggetti così imponenti? Dovremmo credere che quel che estemporaneamente diremo domani sera (quale livello di approfondimento ci è consentito da una relazione di un paio d'ore su un tema che per essere sviscerato da soggetti competenti ha richiesto 8 mesi?) avrà un valore per chi formulerà il testo definitivo dell'Accordo? Ma figuriamoci...
La zuppa è fatta, ci verrà scodellata e a noi non resterà che "mangiare questa minestra o saltare dalla finestra". Tutto come previsto: hanno deciso e ci fanno la grazia di comunicarcelo.
CHE DELUSIONE...!
Alle 20.30 sono convocate tutte le commissioni consiliari in seduta aperta al pubblico per discutere la bozza di Accordo territoriale che determina lo sviluppo del comparto sarmatese.
L'Accordo territoriale è lo strumento previsto dalla Legge Regionale 20/2000 volto a disciplinare i Poli Produttivi a carattere sovracomunale ed i Poli Funzionali, cioè quegli insediamenti che per caratteristiche dimensionali e strutturali (grandi funzioni urbane e servizi caratterizzati da grande attrattività, come funzioni e servizi alla cultura, all'istruzione specialistica e universitaria, alla ricerca, al commercio, alla logistica, allo sport, al divertimento e allo spettacolo) hanno effetti incidenti ben al di là dei confini comunali.
Domani sera sarà pubblicamente illustrata la bozza e, visto il carattere non definitivo di qualsiasi bozza, vista l'impostazione della riunione (aperta alla partecipazione attiva del pubblico), OVVIAMENTE ciò che emergerà dagli interventi di consiglieri e di cittadini sarà tenuto in debito conto e diverrà parte integrante del testo definitivo dell'Accordo.
E' arrivata la vera trasparenza, la vera democrazia partecipata su uno dei temi cruciali per il paese!
Ma...un momento... Da quanto tempo questa bozza è in elaborazione? Ufficialmente almeno dal giugno scorso. Chi ha concorso alla definizione dei suoi contenuti? Ovviamente gli enti che la sottoscrivono, quindi Provincia di Piacenza e Comune di Sarmato; però, secondo quanto prevede la legge, sono stati sentiti anche gli altri Comuni dell'ambito (e i tuoni e fulmini di qualche nostro vicino li abbiamo uditi distintamente); infine, la società proprietaria dell'area avrà espresso la propria posizione e condiviso i contenuti che domani verranno illustrati (non si pianifica una proprietà privata di tale portata in contrasto con il proprietario). Se dopo tanti mesi di lavoro, dopo tanti confronti più o meno accalorati, si decide di rendere pubblici i contenuti di un atto così impegnativo, non può che significare che almeno tutti i soggetti citati sopra hanno trovato "la quadra", cioè hanno dato l'assenso all'Accordo.
E noi cittadini sarmatesi dovremmo illuderci di poter incidere sull'equilibrio faticosamente raggiunto tra soggetti così imponenti? Dovremmo credere che quel che estemporaneamente diremo domani sera (quale livello di approfondimento ci è consentito da una relazione di un paio d'ore su un tema che per essere sviscerato da soggetti competenti ha richiesto 8 mesi?) avrà un valore per chi formulerà il testo definitivo dell'Accordo? Ma figuriamoci...
La zuppa è fatta, ci verrà scodellata e a noi non resterà che "mangiare questa minestra o saltare dalla finestra". Tutto come previsto: hanno deciso e ci fanno la grazia di comunicarcelo.
CHE DELUSIONE...!